Reduce dalla sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo (senza infamia e senza gloria) con un 12°posto in tasca nella classifica finale per la sua “L’ultimo ostacolo”, Paola Turci ha pubblicato il 15 Marzo scorso l’ultima fatica discografica dal titolo “Viva da morire“. Prodotto da Luca Chiaravalli, il disco contiene dieci brani inediti che rappresentano la naturale prosecuzione (a tratti, forse, anche uno strascico) del precedente e ben realizzato “Il secondo cuore” del 2017.
Come affermato dalla stessa Turci, “Viva da morire” non è un disco che è stato troppo “pensato” da un punto di vista della costruzione e che, a conti fatti, risulta più cantato che scritto da lei (3 brani incisi al giorno, scartandone 15 proposti dallo stesso Chiaravalli); tra gli autori, infatti, abbiamo Nek, Shade, Giulia Ananìa, Davide Simonetta, Andrea Bonomo, Fabio Ilacqua e Federica Abbate: non di certo autori presi a caso, un modus operandi sicuramente tipico di quando si produce un disco per un’interprete, considerando che di fronte abbiamo una cantautrice ormai ben rodata.
Il risultato: cantautorato per playlist.
Il brano di Sanremo, “L’ultimo ostacolo”, apre il disco e ci riporta alla sua partecipazione al Festival di Sanremo che non ha scosso gli elementi e che al massimo viene ricordata per qualche presunta carenza vocale pur se il brano, di ottima fattura, riconferma la nuova e “sana” Turci che rischia la degenerazione con i due successivi in tracklist: “Le olimipiadi tutti i giorni” e “Viva da morire”, attuale singolo in rotazione radiofonica; il primo, in coppia con Shade giusto giusto per poter scalare le classifiche ed essere in cima alle playlist, è un esperimento tanto apprezzabile negli intenti di “ammodernamento” come ogni artista Pop/Rock deve fare ma tanto snaturante quanto scontato nel suo Reggaeton costruito a tavolino; stessa sorte per “Viva da morire”, una signora cinquantenne che in in un pezzo buono per i lidi racconta della vita sfrenata di un’adolescente. Ok, ripetiamo, apprezzabilissimo l’intento e la voglia di rimettersi in gioco, ma risultato un po’ oltre le righe.
Ed è proprio questa voglia di rinnovarsi a permeare tutta la filosofia del disco, tanto che la ritroviamo sia nella quarta traccia “Prima di saltare” condita di riflessioni personali incentrate su questo tema poggiate su una base dall’andamento lento e sinuoso, ed anche in “L’arte di ricominciare” dal tono più energico con un arrangiamento decisamente più “brit-pop di tendenza” in suoni e cori, ben realizzato come lei ci ha abituati.
Una buona hit dall’inciso orecchiabile e venature leggermente Rock la sesta traccia “Non ho mai” incentrata sull’autodeterminazione nelle scelte di vita per poi tornare a cantare in modo suadente dell’amore in “Molto di più”, riportandoci alle atmosfere più consone ed apprezzate della Turci contemporanea.
“Che c’è in atto una rivoluzione anche quando non si sente” è il concetto cantato nell’ottava la traccia “La vita in bella copia”, tra le più riuscite nel disco per la positività, l’inciso che si apre in tono liberatorio dopo una strofa concitata e in crescendo, un po’ nello stile della migliore Mannoia attuale. Probabile nuovo singolo.
Penultima traccia “Io l’amore no”, pezzo nostalgico del disco che dichiara la propria incomprensione all’amore, non esaltante nella composizione ma arrangiato con ottimi effetti che lo salvano nettamente; storia diversa nella traccia di chiusura “Piccola” che prosegue il discorso emotivo del pezzo precedente su un’ottima base prevalentemente di archi e percussioni elettroniche rappresentando uno dei (pochi) picchi compositivi ed artistici di un lavoro che non lascerà il segno ma che a conti fatti risulta molto gradevole all’ascolto, moderno e prevalentemente positivo, un possibile trampolino di lancio per un altro capitolo della discografia della Turci, si spera, più incisivo e “convinto” come fu la piccola rivoluzione personale in “Il secondo cuore”.
Tracklist e voti – “Viva da morire” Paola Turci
01 – L’ultimo ostacolo – 7
02 – Le Olimpiadi tutti i giorni – feat. Shade – 5
03 – Viva da morire – 4
04 – Prima di saltare – 6
05 – L’arte di ricominciare – 7
06 – Non ho mai – 8
07 – Molto di più – 6
08 – La vita in bella copia – 8
09 – Io l’amore no – 6
10 – Piccola – 8
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