Maurizio Costanzo ha inaugurato suCanale 5 il nuovo ciclo di puntate del talk più longevo della tv, il “Maurizio Costanzo Show”.
Sul palco: l’onnipresente e inflazionato ministro dell’interno che fa tutto tranne stare al Vininale a lavorare, l’amatissima conduttrice tv Mara Venier, il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo Mahmood, il paroliere e discografico Mogol con il giovane cantautore interprete delle canzoni di Lucio Battisti, Gianmarco Carroccia, la protagonista di una storia di cronaca Raffaella Lucanto, la coppia nata al Gf Vip Francesco Monte e Giulia Salemi e l’attrice e imitatrice Gabriella Germani.
La sorpresa della serata è questo giovane ragazzo, Gianmarco Carroccia, classe 1988, nato a Fondi (LT). Ha studiato al CET di Mogol, e da lui è stato scoperto. Le fattezze sembrano quelle di Battisti, tanto da farlo apparire quasi suo figlio.
Canta un medley. Comincia con “Emozioni”, ed è chiaro dalla prima battuta che questo ragazzo ha in se qualcosa di speciale. Gli spettatori, inclusa me, sono rapiti. Mogol pare assorto in un pensiero nostalgico. E’ subito magia e mi sembra di essere la in studio con tutti loro.
Cantare una cover non è mai cosa semplice, perché nasce inevitabilmente il paragone con l’interprete originale. Qui poi stiamo parlando di un immortale, che è Lucio Battisti. Ma la performance è talmente autentica che il pubblico ci mette poco ad applaudirlo a mezza scena. Segue “Il mio canto libero” e poi “Un’avventura”. E su quest’ultimo brano si scatena la platea . Persino Mogol canta le parole di questa canzone che è stata scritta da lui, con una gioia in viso che mi contagia.
Sono avvinta dalla semplicità e dalla purezza con cui questo ragazzo canta. E non è cosa che mi accade spesso, perché tendo sempre a fare considerazioni tecniche. Canta senza fare “facce strane”, senza fare quei “sorrisi “ esagerati che non aiutano né l’estetica né la voce. Per me è da dieci e lode.
Oggi come oggi la sfida è trovare l’originalità. Ma temo che troppo spesso, la ricerca dell’originalità si riveli un’arma a doppio taglio, che induce gli addetti ai lavori a “costruire” un artista piuttosto che a trovarne l’identità. Le varie produzioni ed etichette discografiche, sono alla ricerca della singolarità e allo stesso tempo tracciano degli standard stilistici e tecnici, in base alle mode del momento. Essere naturali è qualcosa che prescinde da ciò che è in voga. La genuinità ha sempre una forte presa sull’emotività di chi ascolta.
Carroccia ha una doppia sfida. Essere se stesso pur dovendo rievocare un grande della musica italiana. E ci riesce!!! Anche se ci sono delle similitudini con la vocalità di Battisti, non è identico a lui e per questo resta vero e naturale. La sensazione è quella di vedere due persone in una sola.
Attualmente Gianmarco Carroccia è impegnato insieme a Mogol, nel tour EMOZIONI, con una orchestra di ben 16 elementi. Ecco le prime 5 date ufficiali.
16 Giugno – Pignataro Maggiore (CE)
20 Luglio – Assisi
21 Dicembre – Teatro di Frosinone
4 Gennaio 2020 – Auditorium Parco della Musica
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