Mia Martini, un’artista indimenticata del nostro panorama musicale, scomparsa nel 1995 prematuramente a soli 47 anni. Con la sua voce, con la sua personalità, la sua sensibilità, col suo vissuto, è diventata un’interprete difficile da eguagliare.
Io sono Mia è un film monografico sulla vita di questa straordinaria artista, prodotto da Luca Barbareschi (assieme con Casanova Multimedia e Rai fiction) e che, nelle intenzioni, dovrebbe essere presentato durante il prossimo Festival di Sanremo, queste le parole del produttore: «il film sarà trasmesso dopo il lancio che il direttore di Rai1, Angelo Teodoli (sempre che sia ancora lui da qui a febbraio, si sa che direttori e poltrone saltano una volta insediato un nuovo governo, nda), vuole fare al festival di Sanremo». Durante la manifestazione, non si sa ancora in che termini, dovrebbe essere (il condizionale è sempre d’obbligo) presentato un inedito, che si trova negli archivi della Sugar.
Il film tv è diretto dal grande Riccardo Donna. Il ruolo di Mimì, invece, è stato affidato a Serena Rossi. Quando ci si confronta sulla scena con un’icona di tale statura non può che essere ardua l’impresa per l’attrice che cerca di entrare in un ruolo così difficile, quindi grande stima per il coraggio della Rossi. Forse se la scelta fosse ricaduta su un volto meno noto sarebbe stata cosa saggia. Non riesco ad immaginare la faccia solare della Rossi nei panni di Mimì, sono perplesso, ma spero di essere smentito dai fatti. La manifestazione è ancora lontana ma già, una volta avuta la firma sul contratto per un Baglioni Bis, si comincia a discutere di possibili contenuti.
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