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giovedì, Novembre 30, 2023

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Attenti agli SQUADRISTI DA TASTIERA – Proteggiamo noi stessi, impariamo ad eliminare gli Alien infettanti dalla rete

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Uno spettro dei squadristi da tastiera si aggira per il web.

Rabbrividisco a leggere un post di un imbecille fascista che recita “La mafia ha ucciso il Mattarella sbagliato”. Il tizio andrebbe denunciato alla Polizia di Stato e condannato come da legge costituzionale. E’ un esempio di come il livello dell’ignoranza populista e reazionaria sia arrivato oltre i livelli di guardia. Conforta il fatto che lo squadrista da tastiera non si vede se non dalla sua demenza, ma fisicamente si confonde nella cosiddetta maggioranza silenziosa che poi tanto silenziosa non è.

In questi giorni i social sono immersi nel pattume dell’ignoranza, fomentati come sono da leader altrettanto ignoranti che sputano odio, loro stessi, in ogni dove e soprattutto sui social. Webeti che si fingono costituzionalisti che magari fotografano due righe della Costituzione ma non la pagina intera, dato che gli articoli della Carta andrebbero letti interamente e non a spizzichi e bocconi, perché il significato, normalmente, si capisce se letto fino in fondo e non parzialmente. E poi uno spaventoso livello di analfabetismo. Errori di grammatica che non giustificano una digitazione sbagliata da telefonino o da correttore impazzito.

Macchè, è un festival di apostrofi messi alla cazz*, accenti imprevedibili, confusione tra verbo essere e avere, congiuntivi che a confronto il mitico Aldo Biscardi appare come Dante Alighieri. Come se non bastasse questo, si celebra l’elogio del complottismo, dell’esagerazione demagogica demenziale. Si grida al “golpe” per un ministro respinto, quando nella storia della nostra Repubblica è già accaduto un’infinità di volte, da Pertini a Scalfaro, e nessuno ha mai sbavato dalla rabbia, né nelle piazze né sui giornali. Ma il social è un mezzo più facile e più subdolo perché non c’è nessuno nei paraggi che può darti una multa o un ceffone mentre scrivi cazzate e insulti.

Lo squadrismo da tastiera è il tifo ultrà invisibile.

Certo nei post appare la fotina dell’autore, ma nella marea di cazzate si perde in un nano secondo. E’ la democrazia dicono gli webeti, la libertà di espressione. Roba da primo emendamento della Costituzione Americana secondo loro. Quindi, si vada con l’insulto, con l’infamia, con le fake news e le bugie da photoshop. Come mai siamo diventati così ignoranti? Forse per colpa dei cattivi maestri? Certo se i politici come Razzi o Di Maio, diventano dei modelli,l virus si propaga in fretta. Se milioni di telebeti si rimbambiscono con i coatti del Grande Fratello che ce lo diciamo a fare? Non ci meravigliamo poi che un ex Grande Fratello, Rocco Casalino, sia il portavoce ufficiale di uno pseudo partito/movimento di maggioranza in Italia, guidato da un comico e ragazzini nullafacenti, gestito da una società srl … un quadro desolante, culturalmente, specchio dei tempi davvero paradossale e raccapricciante.

Ma l’antidoto esiste.

Per evitare di leggere cotanta diarrea spruzzata sul web, sono stato felice di eliminare un bel po’ di amicizie virtuali. Bannare gente che finchè si parla di musica e si fa qualche battuta vanno benissimo, ma che diventa infetta quando scrive di politica con la stessa animosità da tifoso ultrà. Non pensavo fossero così numerosi e pericolosi come le uova di Alien, che quando si schiudono, ti si appiccicano addosso entrando persino nel tuo DNA. Gli squadristi da tastiera sono come le uova vischiose. Uno ci casca per difendersi. Magari risponde a un post con una certa vis polemica per cercare di argomentare, macchè… l’uovo ti vomita la sua fetida bava verde e ti si annoda alla gola e se tu non vuoi rispondere per proteggerti, quello continua a farlo più volte.

Ci vorrebbe l’ennesimo vaccino, magari tecnologicamente applicabile già in via informatica piuttosto che in via muscolare. Si potrebbe dire, “se hai accettato certe amicizie, prima ancora di andare a vedere i profili tanto per renderti conto, te la sei cercata”. Vero, ma se uno usa il social magari per promuovere quello che fa, mica può stare a bannarne uno al giorno per colpirne altri cento. E invece, bisogna imparare a scegliersi anche nei social, a trovare delle affinità elettive, un linguaggio comune pur rispettando le diversità di opinioni e di linguaggio, perché ormai le amicizie virtuali contano abbastanza, certo non come quelle vere con cui decidi di lavorare o di andare in vacanza, ma contano, perché ogni giorno ci si notifica peggio di una marea di notai compulsivi.

Se una volta le nostre mamme ci dicevano: “questo non si dice in giro”, oggi le mamma sono costrette a dire: “Non postarlo su facebook”. E’ inevitabile. Il magma si è diffuso come un Blob inarrestabile. E allora non resta che bannare tutti gli aspiranti squadristi da tastiera, persino gli stagisti in erba. Una pulizia informatica vera e propria. Dobbiamo imparare a diventare dei Ghostspammer. Anche perché è così bello leggere cose interessanti, simpatiche, emozionanti, possibilmente in un italiano corretto. I caricamenti in corso dei vaffanculo quotidiani, non è che mettano di buon umore eh?  Coraggio ragazzi, andiamo di ramazza digitale ed eliminiamo gli Alien da tastiera.  Finchè c’è vita c’è speranza.

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