L’Indipendente: Novita’! Grande soddisfazione da parte degli Indipendenti per la Legge sulla Musica della Regione Emilia-Romagna, prima in Italia
C’è grande soddisfazione per la Legge sulla Musica della Regione
Emilia-Romagna: si tratta di una prima legge regionale organica in Italia su tale settore che valorizza la filiera indipendente e la filiera formativa con circa 5 mila addetti nel settore e una ricca rete di piccole imprese produttive pari a circa 500 realta’ attive nella realizzazione di nuove produzioni musicali indipendenti tra editori, etichette, studi di registrazione e agenzie di videomaker, attive ogni giorno nel campo dell’innovazione musicale.
La nuova legge sul settore musicale approvata all’unanimita’ dall’Assemblea Legislativa della Regione costituisce uno strumento decisamente importante per l’ulteriore sviluppo del comparto infatti. Si tratta infatti di una norma che rappresenta il frutto di un percorso partecipato portato avanti con le principali realtà musicali della regione , che hanno fornito il loro contributo alla stesura definitiva dell’articolato.
In particolare e’ da accogliere con grande favore la nuova legge sia per quanto riguarda il sostegno alla promozione dei giovani autori, la parte vera viva e produttiva al centro della legge insieme agli editori e ai produttori, ma inserita all’interno di una filiera che veda il prodotto musicale valorizzato attraverso una ricca rete e un circuito che oltre alla produzione veda impegnati i festival e i club del live , e sia per quel che concerne la valorizzazione dei festival e dei contest attraverso la messa in rete di tali kermesse per avere ancora piu’ forza e attrarre ancora piu’
pubblico e lavorare sui nuovi talenti della nostra terra. A tale proposito un lavoro di esportazione comune coordinata di tali importanti realta’ vive e produttive non potra’ che essere un forte volano, sotto ogni aspetto, soprattutto economico, per il nostro territorio. Inoltre è certamente fondamentale anche l’attenzione alla tradizione che non va trascurata come le nostre musiche, dal liscio alla filuzzi, attraverso le orchestre, le bande e i cori e gli eventi del settore in uno stretto contatto con le scuole. Al servizio di questa vi deve essere come recita con grande intuizione la legge, monitorando giorno per giorno le reali necessita’ di un settore in continuo e rapido cambiamento, la valorizzazione della formazione e dell’alfabetizzazione musicale e di nuove figure professionali capaci di valorizzare con nuove competenze i progetti musicali che vengono messi in campo e capaci di guardare al futuro.
Interessante anche la nascita della Music Commission che punta a sviluppare reti integrate nel settore musicale al fine di rendere il territorio emiliano-romagnolo ancora più attrattivo verso l’esterno e che , a mio avviso, si dovra’ avvalere, in un settore ad altissimo tasso di innovazione e cambiamento nei linguaggi, nello stile, nelle tecnologie e quindi di riflesso sui mercati, praticamente quotidiani, del parere dei piu’ esperti operatori del settore del territorio regionale, per rendere una ancora piu’
prezioso servizio alla nostra Regione Emilia-Romagna di fronte a questa importante sfida che non potra’ che risultare vincente in un rapporto virtuoso tra pubblico e privato e in una sinergia tra proposte esterne e competenze regionali.
Si tratta di un importante sforzo compiuto da una regiopne sola, la Regione Emilia-Romagna con il Presidente Stefano Bonaccini in testa insieme all’Assessore alla Cultura Massimo Mezzetti che, come da impegni, ha raddoppiato le risorse per il settore musicale, dopo avere fatto nascere, tra l’altro, insieme all’Assessore al Turismo Andrea Corsini la Notte del Liscio e rilanciato così il brand Romagna in tutto il mondo verso i mercati interni ed esteri del turismo, per mettere in campo iniziative a sostegno delle imprese culturali e creative nei diversi settori musicali, con particolare riferimento a quelli indipendenti ed emergenti, in un momento storico che vede comunque una generale contrazione delle risorse.
In Emilia-Romagna con tale legge si mettono così al centro le piccole imprese del settore (artisti, produttori, promoter, etc), che sono i soggetti che hanno in mano il polso reale della situazione ogni giorno e che danno gli input creativi a tutto il settore, insieme a una rete di sostegno ricca e importante formata dall’associazionismo e dalla cooperazione, che rappresentano tutte insieme un punto di riferimento a garanzia e tutela dell’occupazione nel settore culturale e creativo che contrasta in tal modo l’avanzata della globalizzazione musicale, valorizzando, la forte identità regionale della musica dell’Emilia-Romagna, una vera e propria Silycon Valley delle sette note. Si tratta dei primi in Italia ad avere una legge organica sulla musica della nostra regione , grazie al contributo degli artisti, degli editori e dei produttori indipendenti. Speriamo che tante altre regioni seguano questo esempio. Venti regioni che fanno una nuova Legge regionale sulla musica possono sconfiggere la deriva globale delle piattaforme on line multinazionali come YouTube e Spotify.
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