Jovanotti Live 2018 debutta al Mediolanum Forum di Assago. 12 serate già quasi tutte Sold—out per celebrare il suo motto “Oh, vita!”, titolo dell’omonimo album appena pubblicato e già doppio platino con la produzione di Rick Rubin (Grammy® producer)
Avevamo già incontrato Lorenzo alla presentazione (leggi qui) in cui aveva spiegato i risvolti umani e musicali dell’incontro artistico con Rick Rubin, gloria mondiale tra i produttori musicali. Un confronto artistico portato Jova a ad un riflessione musicale, su ciò che è sempre stato il suo vestito sonoro e i nuovi orizzonti che si sono aperti nel suo spirito. Una musica volutamente spogliata dagli orpelli stratificati che finora avevano avvolto le sue canzoni.
Ecco quindi la mia curiosità di vederlo Live, per vedere e sopratutto sentire come avrebbe tradotto in pratica un discorso quei filosofico.
Energia
La prima parola che mi viene spontanea è ENERGIA PURA, o come l’ha definita lui nell’incontro After Show per giornalisti e blogger (un ringraziamento a Goigest), Rock’n’Roll, dove confluisce tutto il bene e il male dell’autenticità live. Divertimento ma anche programmazione, perché stiamo parlando di uno show che nulla ha da invidiare a produzioni internazionali, merito anche del suo team guidato da Maurizio Salvadori per la Trident,
Entusiasmo
Altra parola spontanea è ENTUSIASMO, che ha fatto sì che tutto il pubblico passare la maggior parte dello show in piedi, cantando i testi anche el novo album, segno che a dispetto delle cassandre disfattiste che citano numeri di vendita inferiori alle precedenti, che il disco sta facendo breccia . certo, magari no è una partenza a razzo, ma vedremo sulla distanza, perché “Oh, vita!” è un disco novo nel linguaggio e nell’approccio musicale. Il tratto fondamentale che Rick ha introdotto è la sottrazione, più che l’addizione. Lorenzo ripete che delle moltepilici tracce portate alle sessioni, Rick ha saggiamente asciugato, ripulito e sopratutto valorizzato l’essenziale. che poi è alla base del vero rock’n’roll inteso come filosofia, piuttosto che come stile.
Visual
VISUAL è la terza parola che nasce dall’impatto di questo brillante allestimento, dove le luci, magistralmente orchestrate da Paul Normandale, light designer tra gli altri dei Coldplay, Björk, James Blunt, Shakira, Kings of Lion, Massive Attack
13 lampadari ci proiettano in un mega salone delle feste, con tanto di musica rossiniana a dare il benvenuto. Uno show poliedrico, dove un gigantesco led-wall incornicia una band efficientissima e cuore pulsante dello show, ottimo supporto alla carica pazzesca di Jova, in forma smagliante.
Sound
SOUND impeccabile, nonostante il Mediolanum Forum non sia una sala pensata per i live, grazie alla grande esperienza e perizia dei fonici e del service Agorà di Vittorio e Wolfango De Amicis, punto di riferimento per le produzioni live da anni.
La Band
In scena con Lorenzo: Saturnino(basso) Riccardo Onori (chitarra) Cristian Rigano (tastiere e synth) Franco Santarnecchi (piano e fisarmonica) Gareth Brown (batteria) Leo di Angilla (percussioni), Gianluca Petrella (Trombone), Jordan MC Lean (tromba), Matthew Bauder (sax).
Una Band essenziale, ma compatta come poche, secondo una strategia che riporta la musica suonata al centro dello spettacolo, come afferma direttamente Lorenzo, il quale non si risparmia nemmeno in un intermezzo da Dj efficacissimo che lo riporta alle sue radici.
Nulla è lasciato al caso, ma tutto però scorre fluido come se non fosse ingabbiato nei lacci di video (presenti in maniera strutturale e no solo scenografica) lasciando all’anfitrione tutto lo spazio anche fisico di spostare e stare in mezzo al suo pubblico.
Don Quijote
Icona dello show, una figura di Don Quijote, sulle fattezze di Lorenze, in una versione cartoon che gioca ironicamente con il senso romantico di chi non si arrende al cinismo delle amarezze e delusioni della vita. Perché n fondo la Vita, nel suo caleidoscopio arcobaleno di emozioni e colori, è il vero fulcro di questo Lorenzo Live 2018
Miguel Bosè presta la voce (in spagnolo) per citare i passi significativi del romanzo di Cervantes, che a tratti esprimono il senso di libertà e creatività che la vita ispira. e l’amore verso di essa.
Libertà
LIBERTA’ poi è la parola chiave che chiude lo show, dopo una carrellata di successi anche storici, in scaletta sapientemente dosata dallo stesso Lorenzo. Libertà cui inneggia tutto il Forum, libertà sopratutto di spirito, di sentirsi vivi.
Dopo questo debutto milanese, “dove tutto è cominciato 30 anni fa” il tour prosegue per l’Italia in altre 70 date. Non perdetevelo!!
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