I Dagma Sogna rilasciano “Tratti di matita” (Areasonica Records), dimostrando una marcata esuberanza musicale, una facilità creativa che li ha portati a realizzare due album in un ristretto spazio temporale: la loro nascita risale infatti al 2015.
Il secondo lavoro (leggi nostro articolo sul primo lavoro della band) è sempre quello della chiarezza, e ciò a volte significa conferma degli intenti iniziali o cambio di direzione, e tutto questo può far seguito alla rigorosità dei principi musicali in cui si crede o più semplicemente alla valutazione dei risultati ottenuti e dalla loro lontananza rispetto all’obiettivo.
Ma quale può essere la meta per dei giovani talentuosi, da sempre tendenti alla famiglia del rock, genere da cui traggono sostegno per calarsi, oggi, in una realtà un pò più “fresca”?
Difficile capire le dinamiche interne – la mia piccola intervista a seguire è in questo senso una richiesta d’aiuto -, ma ciò che traspare in modo inequivocabile è la sincerità creativa.
E in questa coerenza vedo un solido trait d’union tra il nuovo lavoro e il precedente “Frammenti di identità”.
Cambio di un’unità alla formazione – il bassista Gianluigi Briano ha preso il posto di Matteo Marsella – ma restano le peculiarità della band savonese, che si basano su liriche sufficientemente trasversali e convincenti – situazioni conosciute ma palesemente sentite e vissute – col raggiungimento di un buon equilibrio tra il mood melanconico e l’elemento ritmico, una sorta di delicato “spleen”, legato alla melodia, controbilanciato da gioiosi elementi rock.
Gli oltre 43 minuti di musica, suddivisi su 11 tracce, propongono ancora la voce caratterizzante di Alessandro Giusto, le trame chitarristiche di Daniele Ferro, le armonizzazioni di Davide Garbarino e una solida sezione ritmica che, oltre al già citato Briano, prevede la presenza di Gabriele Lenti alla batteria.
Un disco da assaporare brano dopo brano, partendo da ciò che è da tempo di dominio pubblico, la canzone “Come onda” – che propongo a seguire -, un altro di quei brani che, come accaduto con la protoproduzione “Elefanti di nuvole”, ti entra nell’intimo e non ti lascia più; o come l’intimistico “Il Cortile”, traccia acustica che riporta ad un cantautorato antico e nobile; o ancora “Fuori dalla realtà”, dove l’introduzione finale di scale tendenti al metal da parte di Ferro sottolinea il dosaggio accurato di pesi e misure all’interno del contenitore Dagma Sogna.
Mi soffermo un attimo su “La teoria del dirsi addio”, topic che riguarda ogni vita, realizzato attraverso un efficace duetto vocale con Anna Napoli, a cui sono applicate sottolineature ritmiche importanti e accattivanti.
E a proposito di ospiti si segnala la presenza di Fabio Biale al violino e Davide Alpino alla programmazione.
E ritorno alla domanda iniziale… quale potrebbe essere l’obiettivo realizzabile, qualcosa che possa andare oltre l’ovvia soddisfazione per il lavoro svolto e per i riconoscimenti già ottenuti? I Dagma Sogna fanno un’ottima musica, sintesi di tutte le esperienze pregresse, quelle storie musicali che, una volta messe sul setaccio, hanno lasciato scendere solo ciò che realmente conta, quello che gratifica quando si sale su di un palco o in una sala prove… e a me pare una situazione ottimale!
Disco consigliato… senza alcun limite di età!
L’album sarà presentato interamente, dal vivo, al Teatro Don Bosco di Varazze Venerdì 2 Febbraio alle ore 21.00
INTERVISTA ai Dagma Sogna
A distanza di poco più di un anno esce il vostro secondo album, “Tratti di matita”: che cosa c’è dietro a tanta prolificità musicale?
La giustificazione di tanta prolificità è da ricercarsi in un costante lavoro di gruppo, che permette di ricevere e dare nuovi stimoli costantemente. Sull’onda di ‘Frammenti…’ ci è venuto naturale cercare di vedere dove potesse portare quella strada musicale, esplorarla sino al limite, ed in questo senso i due album sono l’uno la naturale evoluzione dell’altro.
Che tipo di riscontro avete avuto dopo il rilascio di “Frammenti di Identità”?
“Frammenti…” ci ha dato grosse soddisfazioni, è entrato nella classifica album di iTunes raggiungendo addirittura la posizione n. 20. Per un esordio di una band che non dispone della spinta di una major è un onore. La stampa ha accolto inoltre l’album con favore e questo fa sempre piacere.
Il secondo album è quello della conferma: affrontando il nuovo lavoro avete pensato alla continuità, magari modificando ciò che non vi aveva soddisfatto appieno in precedenza?
Assolutamente sì… sono l’uno l’evoluzione dell’altro. Magari in futuro cambieremo di più ma questi due album aprono e chiudono un periodo dei Dagma. Abbiamo incluso sicuramente alcuni elementi nuovi nei suoni e nella gestione di loop che non avevamo mai usato, e chissà che il futuro non si vada in questa direzione!
Come definireste “Tratti di matita”? Ci sono peculiarità che vanno sottolineate e che possono sfuggire all’ascoltatore medio?
“Tratti di Matita” è un album di cuore. Ancora più denso del nostro quotidiano, pieno di foto e di istanti che andavano fissati ed universalizzati, e pensiamo che questa ricerca emotiva, ancor prima che musicale, resti il fulcro di tutte le nostre piccole canzoni.
Che cosa vi ha dato in più il cambio di formazione?
Gianni e Matteo sono due musicisti entrambi molto dotati tecnicamente. Matteo più introspettivo, Gianni più aperto all’esterno, e questo ha portato un’attività differente nella stesura delle parti di tutta la band.
L’album è stato anticipato dal video “Come Onda”: come è stato accolto?
Il video – e il brano – “Come Onda” é stato accolta bene dalle radio e bene su YouTube, ed è tuttora in movimento. Forse, con il senno del poi, avremmo dovuto scegliere un brano più breve, ma si impara anche da questo.
Avete previsto live o situazioni di presentazione dell’album?
Presenteremo il disco in teatro a Varazze il 2 febbraio con ospiti e sarà una grande festa, un vero e proprio show con apertura degli amici Zueno e poi noi che cercheremo di trasmettere tutte le emozioni di ‘Tratti di Matita’ e qualche estratto da “Frammenti…” di quelli che sono i nostri brani più amati. Non vediamo l’ora. Dopo ci dedicheremo alla ricerca di altre date ma per ora siamo concentrati su questo appuntamento di presentazione a cui davvero fareste bene a venire!
TRACKLIST “Tratti di matita”
I COLORI DEL SILENZIO
COME ONDA
LA TEORIA DEL DIRSI ADDIO
SIGNORA DEGLI INGANNI
TU COME ME
NUOTANDO IN UN MARE DI STELLE
IL CORTILE
FUORI DALLA REALTA’
ANCORA FAVOLE
IL VIAGGIO
COME ONDA (RADIO EDIT)
Membri del gruppo:
Alessandro Giusto – voce, chitarra acustica ed elettrica
Daniele Ferro – chitarra elettrica ed acustica, cori
Gianluigi Briano – basso, cori
Davide Garbarino – tastiere, cori
Gabriele Lenti – batteria
W W W . A R E A S O N I C A . C O M | W W W . L A S U B U R B A N A . I T
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