di Angela Paonessa e Mela Giannini
Non hanno vinto X Factor 11 ma da come se ne parla in giro e sui social sembrerebbe proprio il contrario. Si sono classificati secondi dietro al vincitore Lorenzo Licitra (sotto la guida artistica di Mara Maionchi) ed hanno già affrontato il “mondo delle interviste” a destra e a manca.
Loro sono i Maneskin, un gruppo decisamente “glam”, con un frontman “fascinoso” più che carismatico, a dirla tutta, che sicuramente non è originale se si tiene presente che altri gruppi, in passato, hanno fatto (e forse anche meglio… ma non è questo il punto) quello che fanno loro, soprattutto nel modo di porsi sul palco.
Ma la nuova generazione, molti di loro, non sanno cosa è successo musicalmente e socialmente nei decenni passati, loro vivono in questo presente musicale, fatto per la maggior parte di “omologazione” … e quando spuntano, anche se da un talent, delle “anomalie” (in senso positivo) come i Maneskin è ovvio che questi ultimi diventino un fiore nero in mezzo ad un prato di fiori bianchi, non passano inosservati e diventano “controversi” – c’è chi li adora e c’è chi non li sopporta, non esiste via di mezzo -, perchè diversamente non può succedere se si esce da un talent e si passa attraverso le “forche caudine” dei media e soprattutto dell’epoca “social”.
Se poi a tutto questo aggiungiamo che chi li ha presi sotto la propria ala è un team di management (e si suppone anche di un Team di social manager) vincente come quello che cura Mengoni e la Michielin, il gioco è fatto… e i Maneskin così “piazzano” subito la loro canzone Chosen in uno spot pubblicitario… e si, perchè il brano è stato scelto dalla casa automobilistica Volvo come colonna sonora dello spot del nuovo modello V60.
E parlando proprio dell’inedito Chosen, non possiamo non prendere atto del fatto che questi è balzato al primo posto nelle classifiche dei singoli più venduti, conquistando già la certificazione come disco di platino.
Se poi parliamo del riuscitissimo e azzeccato video (in cui appare di tutto, da un bacio saffico fino al cantante che appare senza filtri, come madre natura l’ha fatto) che accompagna il brano, anche qui non possiamo non accorgerci che la clip sta registrando milioni di visualizzazioni (così come le altre performance eseguite a X Factor dal gruppo).
Tutto questo porta a pensare che il “fenomeno Maneskin” potrebbe essere il vero boom di questo 2018 appena iniziato, visti anche il TOTAL SOLD OUT dei biglietti del loro tour (che si farà in location di piccola media capienza), che avrà inizio a febbraio 2018, dopo gli instore di gennaio.
E già, i biglietti sono andati completamente tutti venduti in prevendita, anche se poi sono risultati acquistabili sui circuiti del secondary ticketing, cosa che ha costretto la Vivo Concerti (organizzatrice del tour della band) a pubblicare un comunicato stampa dove invita i tantissimi fan a non affidarsi ai siti di “rivenditori illegali”, ma solo ed esclusivamente all’unico circuito autorizzato alla vendita dei biglietti, Ticketone.
E alla fine sono state aggiunte altre date per accontentare i tanti che li apprezzano e che li vorrebbero vedere dal vivo.
Ma chi sono i Maneskin? E soprattutto perché si parla tanto di loro?
“Chiaro di luna” è la traduzione letterale del nome di questi “coatti de Roma” (come si fanno chiamare), parola che è stata adottata in onore della bassista Victoria co-fondatrice della formazione di origini danesi.
Thomas Raggi alla chitarra, Ethan Torchio alla batteria e lui, il frontman, di cui tutti (o quasi) parlano, nel bene e nel male: Damiano David, 19 anni, il Mick Jagger nostrano (ribattezzato così in quanto in uno dei video appare con una pelliccia leopardata come quelle viste spesso indosso al leader degli Stones) e subito considerato come il nuovo sex symbol italiano, un po’ “particolare”, un personaggio che cattura in modo trasversale gente diversa, senza limiti di età (si va dai giovanissimi a gente molto più adulta), ma soprattutto senza limiti di genere … e lo dimostra il successo che ha avuto la perfetta performance di Damiano a X Factor sulla cover Kiss this dei The Struts, quando si è presentato sul palco con canottiera trasparente, stivali con il tacco a spillo in latex, ballando e cantando su di un palo da pole dance.
Certo, per chi ha vissuto soprattutto l’era musicale degli anni ’70, o giù di lì, ha visto di “peggio” (in modo positivo, si intenda … e parliamo di personaggi controversi e unici), da Ziggy Stardust a Iggy Pop, dallo stesso Mick Jagger prima maniera a Johnny Rotten dei Sex Pistols, da Jim Morrison dei Doors a Lou Reed del periodo dei Velvet Underground.
Ma prima che ci si linci, sappiate che la scrivente non sta facendo alcun paragone artistico tra questi mostri sacri e il 19nne romano appena uscito da un talent show … quello che sarà o diventerà “artisticamente”, o meno, Damiano David lo dirà solo il tempo.
Quindi i Maneskin, come detto, non saranno originali per quella generazione che ha vissuto gli anni d’oro musicali degli anni ’70-’80, compreso gli anni ’90, ma è innegabile che i ragazzi, insieme, sono una esplosione di energia pura, una fusione completa di pop/rock con influenze funky, il tutto cucito insieme dalla voce e dal modo di cantare e di stare sul palco di Damiano che, in una intervista al Corriere della Sera, spiega come il loro particolare genere musicale sia frutto di tutte quelle influenze e caratteristiche di stile dei singoli componenti.
E già… perchè alla fine, nuove o vecchie generazioni artistiche che siano, tutti (o la maggior parte) sono stati e sono il frutto di “INFLUENZE” … e tutto parte da lì. Con il tempo si vedrà come i ragazzi sapranno o meno fare loro queste influenze, trasformandole, si spera, in qualcosa di autentico …
Diversamente saranno stati solo “chiacchiere e distintivo” (cit. da “Gli intoccabili” di Brian de Palma).
Di seguito le date del tour dei Maneskin:
17 febbraio, AfterLife, Perugia
24 febbraio, Hart, Napoli
25 febbraio, Demodè Club, Bari
2 marzo, I Candelai, Palermo
3 marzo, Land La Nuova Dogana, Catania
8 marzo, The Cage Club, Livorno
9 marzo, Viper Theatre, Firenze
11 marzo, Vox clun, Nonantola (MO)
15 marzo, Locomotiv Club, Bologna
17 marzo, Locomotiv Club, Bologna
18 marzo, Campus Industry Music, Parma
21 marzo, Santeria Social Club, Milano
23 marzo, Santeria Social Club, Milano
24 marzo, New Age Club, Treviso
26 marzo, Liv Club, Bassano Del Grappa (VI)
30 marzo, Hiroshima Mon Amour, Torino
31 marzo, Crazy Bull, Genova
6 aprile, Quirinetta, Roma
7 aprile, Viteculture Quirinetta, Roma
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