Usciva nei cinema esattamente trent’anni fa Sign o’ the times, il film concerto diretto da Prince. Da quel 1987, l’artista di Minneapolis scomparso prematuramente, è entrato nel mito e per celebrarne la leggenda torna sul grande schermo in tutto il mondo quella celeberrima produzione.
Su distribuzione Nexo Digital, la pellicola esce nelle sole giornate del 21 e 22 novembre in una versione restaurata per via digitale. La ripulitura di video e audio permette, così, di apprezzare ancora meglio l’arte dell’indimenticata star.
E se a fine Anni ’80 il film fece conoscere l’anima rivoluzionaria di Prince, oggi le nuove generazioni hanno più che mai bisogno di coglierne la verità autentica.
Come avveniva tre decenni fa l’invito ai fan è sempre lo stesso: indossare qualcosa color pesca o nero. Allora si andava ai concerto, ora in una sala di proiezione.
Il 1987 per Prince
Il fatidico anno 1987 fu davvero un Annus Mirabilis per l’artista. Dopo tre album di successo registrati come Prince & The Revolution – Purple Rain (1984), Around The World In A Day (1985) e Parade (1986) –, The Kid si presentò al pubblico con un progetto inciso da solo. È Sign o’ the times, appunto, album destinato a inaugurare una carriera ai massimi livelli.
Anticipato dall’omonimo singolo, il disco si rivela un progetto di estrema complessità, sia sul piano della scrittura sia nelle performance. Rock, Funk e Soul sono fusi per fare da trama alla complessità poetica di Prince che in quell’album affronta temi che vanno dalla spiritualità al sesso.
Da quell’album nacquero un tour – che portò per la prima volta la star dal vivo anche in Italia – e un film concerto che consacrò il folletto sul grande schermo in ogni angolo del mondo.
Sul palco una band completamente rinnovata aggiunse la sua carica a quella del protagonista. Tra i ranghi c’erano Boni Boyer e Dr. Fink (tastieristi), Levi Seacer Jr. (bassista), Sheila E. (batterista) e Miko Weaver (chitarrista). Una squadra che torna a riformarsi per la due giorni al cinema. Esattamente come trent’anni fa.
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