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mercoledì, Settembre 18, 2024

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I Lukas Graham Live & l’happy music a Torso Nudo – RECENSIONE del concerto a Venaria Reale, Torino

di Adrien Viglierchio

Lukas Graham è il ragazzino della porta accanto, quello che quando nel pomeriggio arrivi a Teatro e sbuchi sul retro, lo trovi magicamente sul praticello a farsi i Selfie con Te, un fratellino che ti prende lo smartphone e si mette in ginocchio con te e dopo poco rientra nel suo backstage dalla sua bimba di 6 mesi.

Semplice e umile, 2 ingredienti fondamentali per il suo successo, che si uniranno alle qualità incredibili da “Ragazzaccio” che sto per raccontarvi. Il di lui nome, Lukas, è anche il nome della sua affiatatissima band, costituita da: il suo batterista Mark “Lovestick” Falgren, il suo acrobatico bassista Magnus “Magnùm” Larsson e il suo timido tastierista Kasper Daugaard. Nella formazione Live della band si aggiungono anche il formidabile Trio di Fiati in grado di subentrare negli stacchi in cui il pubblico non smetterà di saltare.

Già perché stiamo per assistere al Live che non ti aspetti, una Band Danese che in questa unica tappa italiana  – 8 Aprile a Venaria Reale – Torino, al Teatro della Concordia – del loro Tour Europeo, ti fa capire quanto sia ormai tangibile il loro successo.

Lukas in jeans e maglietta bianca attacca con “Take the world by Storm” ed è un tripudio di luci, un inizio col botto. La sua voce da tenore leggero è sottile, in punta; modula le ottave alte con grande facilità. L’aggettivo primario che gli si può attribuire a questo artista è “Empatico”, perchè tale è con il suo pubblico, incitandolo, avvicinandosi ad esso, mentre salta e sorride come fossimo tutti amici in un club del Nord Europa.

Nel Teatro c’è un caldo pazzesco e al secondo pezzo Lukas toglie la maglietta e rimane a torso nudo, neanche fosse uno degli AC/DC. Il concerto prosegue insieme al suo braccio destro, il bassista di Magnus Larsson, bello e dannato come lo descrivevano le ragazzine accanto a me; anche lui sgambetta e salta come un grillo, in stile “Agnus Young” sempre degli AC/DC.

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Crediti Foto Adrien Viglierchio per FareMusic

E la folla esplode ai ritmi di “Drunk in the Morning”, “Funeral”, “You’re Not There”, “Strip No More” e “Don’T You worry about me” che con l’aiuto delle luci e dei fiati fanno salire l’eccitazione del pubblico e del caldo, tanto da far spogliare anche il bassista, sudatissimo e matto come un cavallo.

I tre fiati raggiungono Lukas al centro del palco e ci regalano un assolo memorabile, e siamo solo a metà concerto. Arrivano un paio di ballads in cui Lukas si accompagna al piano di Kasper Daugaard: attacca con “Better than Yourself”, emozionante brano della colonna sonora di Criminal Minds, brano in cui esce tutto il dolore interpretativo dell’artista legato a suoi amici che hanno visto il carcere.

Seguono la stupenda “Happy Home” e “What Happened to Perfect”. Quest’uktima ha degli intervalli vocali complessi, ma Lukas li affronta con grande disinvoltura. Arrivano poi due nuovi brani inediti, che Lukas ha deciso di metterli in scaletta: il primo ha un inciso veloce e “paraculo”, tipicamente nel suo stile, con tanto di botta e risposta del pubblico; il secondo vede coinvolti tutti gli elementi della sua Band unitamente agli effetti luci. che generano un momento di grande spettacolo e di ritmica, mentre dal pubblico iniziano a volare reggiseni. A questo punto anche il batterista Mark Falgren si spoglia, accaldato dall’eccessivo sbattere bacchette sui rullanti.

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Crediti Foto Adrien Viglierchio per FareMusic

Arriva il momento di “Mama Said”, e tutta la platea è con le braccia alzate; tra una canzone e un sorso di Birra Danese, Lukas prende qualche reggiseno e li appende uno al Basso di Magnus e l’altro al collo di Mark.

Si prepara il Gran Finale che tutti aspettano. I tre si siedono a torso nudo davanti alla platea e Lukas attacca “7 Years”; dopo la prima strofa Mark si alza e parte con la ritmica seguito da Magnus che canta con noi le note del brano che, ricordo, ha oltre 600 milioni di views sui social e che ha scalato le classifiche di tutta Europa. Un Grande Momento.

Ma tutto il concerto è stato di grande qualità con un frontman senza paura che si mette letteralmente a nudo, in tutti i sensi, davanti al suo pubblico, ringraziandolo di cuore e dicendo loro: “Io sono solo uno stupido musicista, e prima di amare me dovete amare i vostri cari e chi vi ama“.
Grazie Lukas

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