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sabato, Settembre 7, 2024

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Roger Waters vs Trump: Lo aveva detto,‘’La resistenza inizia oggi!’’. Ora porterà “The Wall” al confine con il Messico

di Angela Paonessa

In molti avranno notato diverse settimane fa, sulla pagina facebook ufficiale dell’ex componente dei Pink Floyd, Roger Waters, la comparsa di un post inerente ad uno spezzone di un live tenuto a Mexico City dallo stesso Waters lo scorso 1 ottobre 2016 (il brano in questione è Pigs tratto dall’album Animals) accompagnato da una nota specifica:”La resistenza inizia oggi!”.

Ed i piu’ attenti avranno anche notato che questo post è datato 20 gennaio 2017, ovvero il giorno dell’insediamento del nuovo presidente degli States Donald Trump, che in campagna elettorale aveva promesso la costruzione di un muro lungo il confine con il Messico per impedire l’immigrazione clandestina proprio da parte dei messicani. E, trattandosi di muro, l’autore di The Wall si sarà sentito in dovere di dire la sua riguardo la faccenda, esternando quindi il suo dissenso.

Roger Waters

Ma Waters non è nuovo al manifestare pubblicamente le sue insofferenze socio-politiche, tanto da costruirci attorno una carriera lunga quasi quarant’anni, tanto da organizzare il The Wall Live sulle rovine del muro di Berlino per celebrarne la caduta; tanto da mettere in scena, in occasione del Desert Trip Festival, durante l’esecuzione di Pigs (Three different Ones), una proiezione incredibile su un maxischermo di una serie di immagini che ritraggono Trump i modi davvero “forti” ed irriverenti, tipo da pecora o coperto da un cappuccio del Ku Klux Klan ecc ecc, e tutto questo mentre scorrono parole altrettanto forti come maiale, falso, ladro, xenofobo, razzista, bugiardo; tanto da pubblicare un post su facebook che sembra essere un chiaro messaggio diretto a Trump in cui le frasi allusive sottintese sarebbero: “Caro presidente, i muri, quelli fatti per dividere i popoli, che generano solo dolore e sofferenze, che alimentano rabbia, odio e razzismo, sono muri da abbattere non da costruire!“.

Ora, dopo aver annunciato, insieme a Nick Mason, il ritorno dei Pink Floyd al Festival di Glastonbury, durante una conferenza al Victoria & Albert Museum in occasione della mostra The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains, Waters ha dichiarato di voler suonare il mitico album The Wall dei Pink Floyd proprio davanti al muro che Donald Trump intende costruire tra Messico e Stati Uniti:

The Wall è di forte attualità, ora con Trump, le sue dichiarazioni sui muri e la sua capacità di creare la massima ostilità tra razze e religioni diverse […] The Wall parla di come possa essere dannoso costruire mura sia a livello personale che a livelli più ampi[…] Bisogna restare vigili di fronte a queste politiche di estrema destra. Le fogne sono colme di avidi uomini di potere e la musica è legittimata a esprimere una forma di protesta, i musicisti hanno il diritto, il dovere, di aprire le proprie bocche per far sentire la propria voce”.

Intanto si attendono news in merito alla data di uscita del nuovo album, il quarto, solista dall’artista, intitolato “Is this the life we really want?”, realizzato in studio con Nigel Godrich, il produttore dei Radiohead.

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