di Giuseppe Santoro
Sono passati tanti anni dal 1990, anno in cui cinque ragazzi di Cuneo decidevano di fondare i Marlene Kuntz, gruppo storico del panorama indipendente italiano.
Pur mantenendo nel corso della loro carriera, ormai venticinquennale, un certo stile cantautorale, i Marlene Kuntz non hanno mai rinunciato alla sperimentazione musicale, diventando un simbolo del rock alternativo e riuscendo a duettare con artisti del calibro di Skin e sul palcoscenico sanremese addirittura con Patti Smith.
Il 29 Gennaio è uscito il loro nuovo album “Lunga attesa”, che per la verità non è stata nemmeno tanta dato che il precedente lavoro di inediti risale solo al 2013. Da qualche giorno si può apprezzare in radio (poco per la verità) e in video il loro nuovo singolo Fecondità, una canzone che parla del desiderio di limitare i giudizi e ridurre al minimo l’uso delle parole, in un tempo nel quale tutti sono abituati a dire la loro. Come sto facendo adesso io per esempio.
Si tratta di un singolo potente, apripista del loro decimo disco in studio che lascerà probabilmente felici i fans della band, poiché a detta degli stessi Marlene Kuntz è un album che dal vivo avrà modo di spaccare.
Intanto il 17 Febbraio, per la serie le sorprese non sono ancora finite, arriverà nei cinema “Complimenti per la festa” film-documentario che vuole celebrare al meglio la storia del gruppo, con immagini d’archivio e interviste inedite e recenti.
Che dire dunque? Bentornati Marlene Kuntz!
La lunga attesa non è finita ma cominciata…
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