Ricordate l’evento messo in piedi dai ragazzi di Rockin’1000, quando 1000 musicisti e cantanti italiani, diretti da un maestro d’orchestra (Marco Sabiu), in una calda domenica dello scorso Luglio, si sono radunati a Cesena per suonare e intonare “Learn to fly” dei Foo Fighters, allo scopo (molto giocoso) di invitare la band statunitense a esibirsi nella cittadina romagnola?
Se non lo ricordate o non avete letto questa notizia leggete un nostro precedente articolo. Comunque vi assicuriamo che è andata proprio così e su Youtube c’è il video che ha catturato 25 milioni di visualizzazioni.
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Qualche mese fa, l’iniziativa totalmente innovativa e spontanea andata in scena nel Parco Ippodromo di Cesena, ha catalizzato l’attenzione dei media e fatto il giro dei social network; un messaggio sicuramente originale che non ha lasciato insensibili Dave Grohl e compagni, tanto che è di questi giorni la notizia che il 3 Novembre i Foo Fighters si esibiranno al Carisport di Cesena, accontentando di fatto oltre ai 1000 musicisti che compaiono nel video, anche tutti gli altri fans romagnoli del gruppo. Potenza della musica si potrebbe dire, che in questo caso è riuscita a superare anche le logiche discografiche e manageriali, facendo aggiungere una data extra al tour della band, che sarebbe dovuto partire da Amsterdam il 5 Novembre.
Accanto a questa bellissima notizia però, ne segnaliamo altre due non proprio positive. Un polverone si è alzato infatti sulla vendita dei biglietti del concerto sul circuito di Ticketone. Più di duemila tagliandi virtuali sono stati venduti online nel giro di 4 minuti e moltissimi acquirenti che avevano già avviato la procedura d’acquisto non hanno potuto portarla a termine, a causa di un sovraccarico del sito e di una velocissima sospensione delle vendite.
Inoltre, pare che i biglietti per lo stesso concerto si trovino ancora oggi su portali di vendita paralleli (sempre italiani), ma a prezzi esorbitanti che vanno da 300 a 600 euro. Dunque la gestione delle vendite, per il momento non è stata sicuramente delle migliori e a questa si aggiunge a mio parere anche una grave mancanza degli organizzatori del concerto stesso in programma tre dieci giorni: secondo voi è giusto che i gli organizzatori di Rockin’1000 e le 1000 persone che si sono radunate a Luglio, organizzando nei minimi dettagli una performance da record e raccogliendo fondi per sostenere tutto l’evento, non ricevano nessun tipo di vantaggio?
Farli salire tutti sul palco sarebbe oggettivamente complicato, ma almeno uno sconto sul biglietto secondo me poteva starci… o no?
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