di Susan-Patrizia-Serena
Il 21 giugno 2015, su Perfectly Individual è comparsa una delle prime recensioni –positive- dell’album Kelly di Andrea Faustini, una recensione completa, traccia per traccia.
Il critico del sito inizia dicendo “Non ho mai, mai pensato di sentirmi in dovere di scrivere una recensione del singolo di Andrea Faustini, per non parlare del suo album” …. avendo visto Andrea su XFactor, ci si aspettava l’album pieno di canzoni lente, tipo canzoni da ‘diva’.
Per cui, il critico è stato felicemente sorpreso di scoprire che l’album di Andrea è in realtà molto diverso da quello che ci si aspettava da lui. L’album abbraccia una grande varietà di stili, tra cui “canzoni dal ritmo veloce, cori, gospel, numeri lenti e dolci, chitarra bluegrass (di influenza Americana) e ritmica, pianoforte , sezioni ottoni, grandi ballate e voce potente “.
L’album ha un tema generale di lotta contro le avversità e di amore perduto – è la canzone dal quale l’album prende il nome, Kelly, che parla proprio di una relazione perduta – e il critico ha dichiarato che ascoltare l’album è stata una “esperienza molto più ottimistica di quanto ci si aspetterebbe“.
Ritiene inoltre che “diverse canzoni sono molto buone per i passaggi radiofonici, e potrebbero essere presi in considerazione dalle stazioni radio commerciali“.
Per quanto riguarda Give A Little Love, primo singolo di Andrea, uscito il 10 luglio, il critico afferma che “non è affatto male come primo singolo estratto“, ma crede anche che ci sono altre canzoni sull’album che saranno ancor più di successo e molto più commerciabili.
‘What would Dusty do’ è una delle canzoni preferite del critico, che afferma: “è una canzone di orientamento blues, qualcosa che si potrebbe inserire in ogni collezione di classici … è sicuramente anche una grande traccia per potersi sedere e rilassare“.
Osserva inoltre che l’inserimento di ‘I Didn’t Know my Own Strength’ ” sembra essere stata una decisione consapevole, che rimanda alle fase dei Boot Camp di X-Factor, quando Andrea eseguì questa cover di Whitney Houston. E’ un ottimo modo per finire l’album, perchè riporta alla memoria il ricordo che hanno di lui i suoi fans “.
La recensione si conclude dicendo: “Sentiremo parecchio questo album alla Radio, di questo sono certo“.
Fonte Notizie: Andrea Faustini Fan Club
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