Il 4, 5 e 6 dicembre uscirà “Paolo Conte alla Scala, Il Maestro è nell’anima”, il docu-film che racconta lo storico concerto del cantautore piemontese nel mitico teatro musicale di Milano.
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La pellicola è stata prodotta da Sugar Play e diretto da Giorgio Testi che lo ha anche scritto assieme a Pasquale Plastino.
Il concerto si è tenuto lo scorso 19 febbraio e per la prima volta il Teatro alla Scala, da 250 anni tempio dell’opera, della musica classica e del balletto, ha aperto i battenti alla canzone popolare. Ad aprire questi nuovi orizzonti è stato il più nobile tra gli autori italiani, Paolo Conte, colui che nel 2001, alla fine di sua tournée negli USA, i critici americani lo definirono il “traghettatore estetico dal Novecento al futuro”.
Questo storico evento viene sapientemente documentato dal docu-film che, tra le altre mostra l’anima del grande maestro astigiano dietro le quinte, durante le prove, e nel suo rapporto con i musicisti, con la musica e le parole, un viaggio tra ricordi e confidenze.
Nel documentario si alternano l’artista di oggi e quello di ieri, attraverso immagini di repertorio dell’archivio di famiglia, tanto da dare una valenza intima alla pellicola.
Ad accompagnare l’uscita del Film la Sugarmusic ha pensato ad un progetto che comprende anche:
– un album in formato esclusivamente fisico; vinile e cd in uscita per Sugar il 24 novembre;
– un podcast – prodotto da Sugar Play in collaborazione con Chora Media scritto e raccontato da Giulia Cavaliere, online sempre il 24 novembre – nel quale avrà spazio uno speciale racconto di voci e di mondi artistici contemporanei come Caterina Caselli, Francesco De Gregori, Lucio Corsi, Francesco Bianconi, Dente, Colapesce e Dimartino, Mahmood e la linguista Beatrice Castelli.
Queste le dichiarazioni di Caterina Caselli sul film:
“Paolo Conte alla Scala è la realizzazione di un sogno che viene da molto lontano, è un’idea fissa che mi ha perseguitato per anni, praticamente da quando ho cominciato a collaborare con lui per divulgare e valorizzare la sua arte a livello internazionale, in sintonia col suo Manager Renzo Fantini. Sono da sempre invaghita delle sue qualità artistiche”, riflesso di una complessità che va ben al di là delle sue splendide canzoni: le parole, la musica così colta, ispirata e allo stesso tempo diretta e popolare, i disegni, la sua stessa presenza scenica così unica. La sua classe. Qualche tempo fa, assistendo ad un suo concerto, si è risvegliata in me prepotente quell’idea da sempre cullata che un artista di quella grandezza potesse esibirsi nel più importante teatro musicale italiano: La Scala. Lo scorso 19 febbraio il maestro con la sua orchestra ha trionfato, come è giusto che sia, chiudendo il concerto fra applausi scroscianti. La tenacia vince sempre“.
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