Grande lutto nella musica: è morta prematuramente, a soli 56 anni, la leggenda della musica irlandese Sinead O’Connor.
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La notizia della morte dell’iconica artista arriva ad un anno dal suicidio di uno dei suoi quattro figli, Shane, e dopo una lunga battaglia contro i suoi problemi di salute di mentale e di depressione.
A dare la notizia della dipartita dell’artista di Dublino è stata la televisione di Stato irlandese, la RTÉ, che ha diffuso un comunicato della famiglia:
“È con grande tristezza che annunciamo la morte della nostra amata Sinéad. La famiglia e gli amici sono devastati e chiedono il rispetto della privacy in questo momento così difficile“.
Sinead O’Connor era nata l’8 dicembre 1966. Ribelle, vulnerabile e indomabile, divenne famosa negli anni ’90 con il brano di Prince “Nothing Compares 2 U”. Il brano, scritto due anni prima, non ebbe grande successo fin quando Sinéad ne fece una magistrale versione grazie ad una interpretazione viscerale, intima e commovente.
Sinéad era sicuramente un personaggio controverso e provocatorio, sempre pronta a mettere in discussione le norme sociali con coraggio e autenticità. Passerà alla storia una performance alla NBC, al Saturday Night Live in cui strappò una foto del Papa, Papa Giovanni Paolo II, urlando: “Combatti il vero nemico“. Durante l’esibizione cambiò inaspettatamente le ultime parole della sua canzone per denunciare gli innumerevoli abusi di pedofilia della Chiesa cattolica in Irlanda, negli Stati Uniti d’America e ovunque nel mondo
Il gesto sollevò le polemiche delle istituzioni ecclesiastiche, e non solo, tanto da essere bandita a vita dall’emittente NBC e compromettere di fatto la sua carriera.
Ma lei non si è lasciata mai intimidire e ha sempre lottato per quello in cui credeva, per temi come i diritti umani e la libertà di espressione.
Nel 2015 cominciano a circolare le notizie drammatiche sulle sue condizioni di salute mentale, soprattutto dopo la pubblicazione di questo post: “Le ultime due notti mi hanno distrutto. Ho preso un’overdose. Non c’è altro modo per ottenere rispetto. Non sono a casa, sono in un hotel da qualche parte in Irlanda, sotto un altro nome. Finalmente vi siete sbarazzati di me“.
Nel 2017 dichiarò di soffrire ancora di salute mentale: “Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma. Le persone dovrebbero amarti, ma ti trattano male“.
Nel 2018 annunciò pubblicamente di essersi convertita all’Islam, scegliendo un nuovo nome ovvero Shuhada’ Davitt.
Nel 2022 arrivò la drammatica notizia della morte del figlio Shane, un altro doloroso e tremendo colpo che segnò inesorabilmente la già fragile psiche della cantante.
Questo quanto scrisse Sianed sui suoi social:
“Il mio bellissimo figlio, Nevi’im Nesta Ali Shane O’Connor, vera luce della mia vita, ha deciso di porre fine alla sua lotta terrena e adesso è con Dio. Possa riposare in pace e nessuno seguire il suo esempio. Il mio bambino. Ti amo così tanto. Riposa in pace, ti prego“.
Il figlio era scomparso il 6 gennaio, fu ritrovato morto pochi giorni dopo. Era stato ricoverato in un centro mentale dopo che aveva già tentato una volta il suicidio.
Sinead O’Connor, figura ribelle e resiliente lascia una incredibile eredità fatta di arte, coraggio e soprattutto intransigenza e audacia come raramente si era visto nel mondo musicale.
Che la terra ti sia lieve Sianed…
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