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venerdì, Marzo 31, 2023

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Woodstock su Rai2: tre giorni di Pace, Musica … e Rita Pavone

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Il 25 giugno in prima serata Rai 2 trasmette il 50esimo anniversario di Woodstock scegliendo un testimonial perfetto: Rita Pavone, una che gli hippies li ha sentiti solo nominare nelle canzoni dei Dik Dik.

Carlo Freccero è un abile situazionista della tv, o se preferite una sorta di Malcom Mc Laren del piccolo schermo. Da sempre ama gli irregolari, gli artisti che “accendono” la tv come Daniele Luttazzi e Morgan e quindi questa scelta di celebrare Woodstock, il più grande raduno musicale nella storia dell’Umanità, chiamando Rita “Zanzara” Pavone si spiega solo in un modo.

Un calcio nelle orecchie della nostalgia, del revival e del Mito perenne. Una provocazione anticonformista che potrebbe persino risultare geniale. Un colpo di scena alla Monty Pyton per intenderci.

Non sarebbe venuto in mente neanche a Freak Antoni, invece a Freccero si. Ora il popolo dei navigator (non quelli di Di Maio), si chiede: “Perché la Pavone e non ad esempio Morgan per ricordare Woodstock?” Io sono andato più in là. Perché la Pavone e non Tony Dallara che ha più o meno la stessa età di Pippo Baudo? Lui è anche più urlatore di Rita, quindi più rock.

Staremo a vedere, ma certo sarebbe geniale se la Pavone andasse in onda nello stesso stato degli artisti originali che si esibirono sul palco di Woodstock, cioè “fatta” di LSD e di marijuana.

Batterebbe tutti gli indici di ascolto di sempre, ma no dài. Sto scherzando. Non prendetemi sul serio. Certo la connessione tra Rita Pavone e Janis Joplin risulta un po’ criptica. Però l’idea di Freccero mi ha stimolato.

Come navigato autore televisivo penso che gli proporrò in futuro un format celebrativo sui grandi miti dell’Occidente, condotto da personaggi che con quei miti c’azzeccano come il melone sulla carbonara. Pura arte del contrasto assoluto. Immaginiamoci quindi I Ricchi e i Poveri abbinati a Live Aid, Alvaro Vitali a Stanley Kubrick, Wanna Marchi a Frida Kahlo, Massimo Ferrero a Cassius Clay, Malgioglio a Kerouac, Mastrota allo Sbarco sulla Luna.

Io un programma del genere non me lo perderei, ma neanche una puntata. Lo registrerei e lo guarderei ogni sera prima di andare a letto. Farei pure a meno del decoder di Sky. In fondo la commistione tra alto e basso, tra serio e faceto, tra conforme e rivoluzionario, tra sacro e profano è l’operazione intellettuale più interessante possibile.

Carlo ne vogliamo parlare seriamente? Nel frattempo studio le reazioni sui social da un punto di vista strettamente antropologico.

Qualcuno ha sostenuto che Rita Pavone sia stata amante di Jimi Hendrix. Del resto anche Patty Pravo ha sostenuto più volte di averlo conosciuto molto bene, non so se biblicamente, ma la storia del cannone fumato nella 500 con Jimi l’ha raccontato un sacco di volte.

Qualcun altro ha sostenuto che Teddy Reno voleva far incidere a Janis Joplin “Quel cucuzzolo sulla montagna” pubblicato dalla Rita. Un terzo complottista da tastiera ha rivelato che la “Pappa col pomodoro” era il piatto preferito di Joe Cocker. Insomma le informazioni non mancano, per cui stai a vedere che Freccero ha avuto l’idea del secolo?

Non so voi ma io la sera del 25 ho annullato tutti gli impegni, starò incollato al video su Rai 2 anche se venisse Tom Waits a cena a casa mia: “Scusami Tom ma stasera non è aria, torna domani se vuoi”.

E spero che la provocazione di Freccero possa avere un audience pazzesca e dare così il via al mio format. Cari lettori e amici, se avete qualche abbinamento da segnalarmi non esitate, fatelo qui, subito, ora,now!

La prima serata ci aspetta!

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