Nel momento in cui scrivo arriva la notizia che il primo ministro spagnolo ha dato l’assenso per ospitare la nave Aquarius ancora lontana settanta ore dal porto di Valencia e ancora in attesa di sapere dove potrà attraccare.
Lo scempio di questa disumana storia, riguarda oltre il dramma dei seicento profughi, anche l’ignobile farsa dei nostri governanti, in primis quella del ministro dell’interno Matteo Salvini che ha paragonato MALTA, un’isola grande come l’Elba, all’ITALIA che è un Paese. Basterebbe questo a dimostrare la pochezza umana e politica di colui che faceva comizi con il rosario in mano giurando sulla Bibbia per poi fare a pezzi il fondamento stesso della cristianità: “Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Come tanti italiani di coscienza, ho provato un misto di rabbia e vergogna. Essere rappresentato nel mondo da politici del genere è palesemente sconfortante. Ora sappiamo che i problemi sono due: uno tecnico e politico che riguarda il controllo dei flussi immigratori e uno più sostanziale che è la difesa della vita altrui. Chi si infervora solo per il primo problema, dimentica irrimediabilmente il secondo che è sicuramente più importante.
Poniamo il caso che qualcuno bussi alla porta del vostro appartamento richiedendo aiuto, perché magari è in pericolo, o ha avuto un incidente o ha un’emergenza grave e magari non si regge in piedi. Voi che fate? Lo aiutate o gli dite “Può bussare al piano di sopra? Ho ospiti a cena”. Salvini ha più o meno risposto così ai seicento profughi. Non “bussate e vi sarà aperto” come recita il Papa in Piazza San Pietro, né “Lasciate che i bambini vengano a me”. Macchè… lui con il rosario nel cassetto, sbatte la porta: “Mi scusi ma non ho più sedie, bussi altrove”. Parallelamente invita ad aiutarli a casa loro, peccato che loro, la casa non ce l’abbiano più, perché bombardata o crollata.
Cosa vuoi dire a uno così? Fosse uno che incontri al bar non lo staresti neanche a sentire, ma lui parla a cento microfoni al giorno a nome degli italiani. Di quali? Di quelli che vanno in chiesa la domenica e contemporaneamente desiderano che qualche disgraziato affondi in mare? Bhè, nel caso, io non mi sento affatto italiano ma cittadino del mondo.
A parte questo vi offro qualche dato su cui riflettere. La fonte è di primissimo livello: UNHCFR, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees): è l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati, fornisce loro protezione internazionale ed assistenza materiale, e persegue soluzioni durevoli per la loro drammatica condizione. È stata fondata il 14 dicembre 1950 dall’ONU con la risoluzione n. 428/V, iniziando ad operare dal 1º gennaio del 1951. Assiste oltre 60 milioni di persone e ha vinto due Premi Nobel per la pace nel 1954 e nel 1981. Ora, se ritenete che questi dati facciano parte di una fake news mollatela lì, e smettete di leggere l’articolo, perché vi meritate la vostra ignoranza. Se invece umilmente volete saperne di più cercate di leggerli con attenzione. Questi dati mettono insieme la vastità del territorio di ogni singola nazione, la densità, e il reddito procapite dei suoi cittadini stabilendo quindi la proporzione del numero dei rifugiati. Analizzandoli, sono davvero sorprendenti e ribaltano completamente i dati che la demagogia politica butta in pasto alla gente ogni giorno mentendo spudoratamente.
PAESI EUROPEI CON PIU’ RIFUGIATI OGNI MILLE ABITANTI (fonte Unhcfr)
Svezia: 23,4
Malta 18,3
Norvegia 11,4
Austria 10,7
Cipro 10,0
Svizzera 9,9
Germania 8,1
Paesi Bassi 6,0
Danimarca 5.9
Francia 4,6
Italia 1,4
Come noterete l’Italia è fanalino di coda anche in questo caso. Ospita il minor numero di rifugiati rispetto agli altri Paesi Europei. “MA come?” direte… non è possibile, ogni giorno leggiamo sui giornali e sentiamo alla tv i nostri governanti che si lamentano con l’Europa dicendo che siamo lasciati soli a noi stessi, che non ne possiamo più, che non sappiamo dove e come metterli… ecco. Come mai? Ora, i dati si riferiscono ai rifugiati, così i furbetti tirano fuori il trucchetto degli immigrati irregolari… per loro non sono rifugiati, sono clandestini. Così si falsificano i dati facendo passare i profughi come non rifugiati ma come una sezione diversa, tipo turisti indesiderati. Sezione che poi non comparirebbe nella classifica dell’Agenzia Onu. Vagli a spiegare che il disgraziato lo è sia in caso di un bombardamento, sia in caso che non riesca a lavorare per anni. Vagli a spiegare che il rifugiato è colui che attraversa un campo minato e non lo è chi muore di fame e i suoi bambini sono malati. Vagli a spiegare che una donna incinta che ha paura che il suo bimbo muoia dopo pochi giorni per fame o per malattia, non debba essere considerata una rifugiata ma invece una clandestina?
Bene. E’ TUTTA UNA FARSA, UN’IGNOBILE FARSA, un ignobile pretesto per spaventare la gente, fare una campagna elettorale continua sulla paura e sull’invasione dello straniero, così da giustificare che la disoccupazione non è colpa di chi ci governa ma degli altri che vengono qui a rubare il nostro lavoro. Per questi scellerati l’evasione fiscale, la mafia dei palazzinari, la fuga dei giovani cervelli (thò… emigrano anche i nostri giovani), le tasse che ci strangolano, il debito pubblico, la corruzione dell’amministrazione pubblica, etc, etc, è sempre colpa degli altri, dell’Europa cattiva e degli immigrati che ci invadono.
Cazzate e speculazioni che fanno lo stesso danno dei proiettili, delle bombe. Il Titanic non viaggia sul mare, sta naufragando a Roma, davanti a Montecitorio.
Rileggetevi la tabella dell’ UNHCFR, affiggetevela sopra il frigorifero affinchè anche i vostri figli possano leggervela e smettete di guardare i nostri peggiori governanti alla tv che vi raccontano il lor pane quotidiano: una spudorata menzogna!
”La verità è ciò che è, non ciò che dovrebbe essere – Ciò che dovrebbe essere è una sporca bugia“ (Lenny Bruce)
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