La Versilia, meta turistica tra le più amate d’Italia, carica di ricordi e suggestioni del periodo più rigoglioso della musica nostrana, ammalata e ammaliante passerella degli artisti più amati e ricordati, da Mina a Luis Armstrong. La Versilia, simbolo di quel boom economico che lanciò l’Italia sul podio dei paesi industrializzati economicamente più importanti. La Versilia, insomma, e in particolare, Pietrasanta, che ne è il centro geografico, che il 13 maggio si vestirà di jazz, in memoria di uno dei più grandi trombettisti del mondo, che da queste parti visse e suonò.
Il suo nome era Chet Baker, musicista e artista intenso, capace di penetrarti l’anima con ogni assolo, perché vivo nel proprio strumento, ma anche proprietario di una voce che con fragilità è delicatezza, inventava mondi. Chet, che suonava alla Bussola ingaggiato dal mai dimenticato Bernardini (e chi altrimenti?), Chet che si indignava per il pubblico della Bussola, così mondano e disattento, Chet che veniva derubato della sua tromba, che lo stesso Bernardini gli ricomprava. Chet, insomma che, da un’idea di Adolfo Lippi, noto giornalista e regista di spettacoli e concerti nonché appassionato di jazz, con l’aiuto organizzativo e la produzione sicura di Franca Dini, la direzione artistica di Gianfranco Fasano, autore storico, tra i migliori degli anni ottanta e novanta, e la conduzione di Dario Salvatori, viene commemorato in una serata che si promette di caratura nazionale.
Tra gli ospiti che ripercorreranno l’avventura del grande jazzista, vale la pena ricordare Antonello Vannucchi, già membro (vibrafonista per la precisione) de il Quartetto di Lucca, formazione che accompagnava Baker nelle esibizioni nel locale versiliese; Domenico Manzione, sottosegretario di Stato al ministero degli interni e autore del libro “Il mio amico Chet: storia un po’ vera e un po’ no, del processo a Chet Baker“; Tiberio Timperi e lo stesso Salvatori, memoria storica della musica italiana, con particolare passione per gli anni sessanta.
Ma il valore aggiunto della serata lo troviamo nel gruppo che accompagnerà musicalmente il convivio, gruppo formato da musicisti di assoluto valore, quali Rita Marcotulli, Roberto Gatto, Giovanni Tommaso, Pietro Tonolo e Alessandro Presti. Uno splendido appuntamento all’insegna del jazz quindi, che vedrà, di nuovo, la Versilia, protagonista assoluta della musica e il talento puro e cristallino di Baker ricordato come merita a trent’anni dalla scomparsa.
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