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venerdì, Dicembre 8, 2023

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Jovanotti con “Oh, vita” non gioca facile e questo è da apprezzare – RECENSIONE

Jovanotti esce con il nuovo album “Oh, Vita”

Si sono create tante aspettative per il nuovo lavoro di Jovanotti, ahimè deluse da quanto letto in giro, probabilmente perchè siamo abituati ad un sound più commerciale, a brani facili, che l’ascoltatore medio può canticchiare in macchina, noncurante di quel mondo che sta dietro alla lavorazione e alla preparazione tecnica di un progetto discografico, altrimenti parecchia discografia italiana e non, verrebbe completamente snobbata.
Ho apprezzato l’azzardo, la prova e la scelta di quel produttore, che non ha prodotto solo Run DMC come tutti continuano a ripetere e scrivere, ma Slayer, Danzig, Johnny Cash, Red Hot Chili Peppers, Sistem of a Down, Linkin Park, The Gossip, Gogol Bordello, Adele, Ed Sheeran, Metallica e molti altri.

Preciso che non sono stati flop i lavori di questo signore, un esempio? “Californication” dei RHCP.

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Jovanotti e Rick Rubin

Parliamo di “Oh vita!” (di cui abbiamo parlato in un precedente articolo), che non mi piace per molti aspetti, ma ritengo che la lavorazione di questo album abbia un senso logico.

Prendiamo un cantante che si occupa di tutto quello che ruota intorno al disco, ciò che lo fa “funzionare”, facciamogli invece prendere contatto con quello che dovrebbe realmente fare chi fa il suo mestiere, ovvero il cantante/cantautore ed escludiamo il resto per il tempo della realizzazione dell’album, ed ecco che nasce “Oh vita”.

Mi spiace, ma sono del pensiero che la Musica si fa con lo strumento in mano, dopo possiamo giocare con le tecnologie e costruire un arrangiamento, ma se lo scheletro non sta su senza usare gli amati computer, c’è un grosso problema.

Jovanotti ha usato la chitarra, i pezzi girano scarni, essenziali, affiancati alla sua vocalità sicuramente non virtuosa e con delle stonature.

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Foto by Maikid

La voce è completamente esposta ed i testi arrivano immediati, questo è il vero problema.

Dal lato artistico sono felicissima per l’esperienza che ha fatto, sicuramente un momento di crescita, si è messo alla prova e non ha voluto giocare facile, e per questo lo apprezzo moltissimo.

Durante l’intervista al Jova Pop, mi è sembrato contento, convinto e consapevole del lavoro svolto, per questo ha il mio rispetto, ma mi duole dirlo, il disco non va.

I testi scricchiolano sotto il peso della metrica spesso al limite, gli arrangiamenti sono belli ma alcuni non adatti ad una voce ritmica, come la sua. All’interno del disco, poi, c’è un brano in cui il pianoforte è volutamente scordato.

Le tracce si susseguono con sound diversi. Mi è piaciuto l’arrangiamento di “In Italia” con quei suoni da colonna sonora dei polizieschi anni ’70.

Ho trovato divertente anche “Sbam!”, mi ha ricordato un po’ i Subsonica.
Paradossalmente, se avesse ripreso l’Old school arricchendolo di qualche suono contemporaneo e una o due ballad avrebbe fatto centro.

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Tracklist di “Oh, Vita” – Jovanotti

1 – Oh, vita!
2- Sbagliato
3- Chiaro di luna
4- In Italia
5- Le canzoni
6- Viva la libertà
7- Navigare
8- Ragazzi per strada
9- Quello che intendevi
10- Sbam!
11- Amore mio
12- Paura di niente
13- Affermativo
14- Fame

 

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Intervista di FareMusic a Jovanotti a cura di Karin Voch

 

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