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mercoledì, Dicembre 4, 2024

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Vhelade è Afrosarda nel DNA – RECENSIONE

di Stefano De Maco

Afrosarda è la descrizione esatta di Vhelade. una fotografia del suo DNA culturale, figlia di due continenti, la grande Madre Africa e la tenace Terra Sarda. Curriculum degno di nota che spazia dalla tv paracula ma di classe di Chiambretti, alla Pubblicità (Spot Imetec, in cu interpreta e produce la hit di Loredana Bertè Sei Bellissima) al cinema dove appare in pellcile di tendenza con l’astro nascente Maccio Capatonda e film d’autore indipendti africani, come Devil Comes To Koko. Un Artista dunque curiosa e in movimento (leggi: in evoluzione), che non si siede sul suo innegabile fascino visuale e vocale.

Da Chiambretti e Sade in poi

Immediato l’accostamento ad un altra regina africana, divenuta icona di stile e classe degli anni ’80, Sade, della quale ha interpretato i brani in tv con Chiambretti, ricevendone un plauso grandissimo. Insomma, una cross-millenials per la quale è difficile trovare subito le coordinate per capirne il DNA in questa produzione musicale. Forse perchè siamo abituati alle corsie preconfezionate dei supermercati del pop, dal quale si discosta notevolemente, sia per la cura degli arrangiamenti sia (e sopattutto) per la coraggiosissima scelta di scrivere i testi nella sua lingua, cioè in italiano, sforzo che da solo le vale un 10 e lode, indipentendemnte dagi esiti migliorabili. La ricerca di sonorità fonetiche e semantiche giova al linguaggio musicale, anzi ben si affinaca la ricerca sonora che mischia l’acustico con l’elettronico, Fraseggi morbidi di voce che si espandono in dinamiche suggestive, seguendo la spinta evocativa del suono delle immagini e delle parole.

 

La produzione

Una produzione curatissima a firma di Fabio Merigo, figura talmente presente da sembrare il Dave Stewart della situazione (l’altra età degli Eurythmics, NdA) o comunque non un semplice coordinatore. Un connubio quindi che funziona, dove le due figure dialogano ognuno secondo i propri ruoli specifici, in una dialettica artistica che si sublima. Una produzione che riflette comunque certitemplate d’oltreoceano, R’n’B e HipHop, con Intro e Outro, ossia brani che hanno una funzione quasi di Overture e Epilogo (Chiusura), per sottolineare che c’è un filo che lega i brani e il disco. un filo che percorre i sentimenti, da quelli personali, a quelli universali (Mama Nangai I e II).

Da segnalare una versione di un brano tra i meno “coverati” di Lucio Battisti (Straniero), con un testo carico di imbarazzante attualità. Oltre alla ecelttica collaborazione di Tormento, coautore e co-interprete di Nuovo Inizio.

Nella loro presentazione sono uno dei rari casi in cui hanno talemnte a cuore il progetto nella sue essenza da fornire indicazioni non solo su chi ha fatto o suonato cosa, quanto per fornire una chiave di lettura per assaporare meglio l’ascolto.

vhelade

Tracklist

1 – INTRO (V. Bale Mura – F. Merigo) Il disco si apre con un messaggio da scoprire in codice Morse, accompagnato da voci e ritmiche che sostengono il canto protagonista delle chitarre. Dalle prime note di questa introduzione si intuisce la volontà dell’artista di trasportare l’ascoltatore in una dimensione positiva e profonda.

2 – IN BILICO (V. Bale Mura – F. Merigo) É una canzone che parla di amore profondo ed incondizionato, che lascia aperte le possibilità. Un amore fatto di leggi proprie, dove la razionalità non ha alcun potere. Come la maggior parte delle volte è come un brivido che se ne andrà.

3 – AFROSARDA (V. Bale Mura – F. Merigoi) Una dichiarazione d’amore alla Madre Terra sarda, un tributo alle sue origini, Zaire e Sardegna. Con questo brano Vhelade ha unito i due mondi ai quali appartiene, fondendo parole e suoni della tradizione sarda con le ritmiche tribali Bantu ed elettroniche.

4 – STRANIERO (L. Battisti) Un tributo a Lucio Battisti, un brano scritto nel 1982 ma assolutamente attuale per l’argomento trattato. Con questa canzone ci ha voluto regalare una visione positiva dell’essere, il senso dell’unione e dell’uguaglianza della razza umana. Un brano forte e sensibile che veste un arrangiamento elettronico e minimale, realizzato a Berlino.

5 – NUOVO INIZIO feat. TORMENTO (V. Bale Mura – F. Merigo – M. Cellamaro) Il Nuovo Inizio porta con se l’entusiasmo e la gioia di una nuova partenza, di quella magia capace di muovere tutto, risvegliando emozioni ed energie vitali. Brano scritto insieme a Tormento, dalle sonorità Electro-Jazz, che si esprime attraverso un arrangiamento che da spazio all’intuito libero degli interpreti.

6 – LA NOTTE (V. Bale Mura – F. Merigo) Esprime e riconosce la sofferenza di un amore folle e manipolato, che viaggia su binari opposti tradendo la fiducia più intima e profonda. Brano forte e sensuale, affronta temi disperati e provocatori, mantenendo alta la dignità femminile.

7 – I MIEI EROI (V. Bale Mura – F. Merigo – J. D’Amico) Canzone scritta per rendere omaggio a tutti quegli eroi che giorno dopo giorno ci salvano la vita, incoraggiandoci e sostenendoci nel percorso, consapevoli e inconsapevoli, entità visibili e invisibili. Maestri universali, portatori di pace e colonne portanti di un mondo migliore, tutt’oggi schiacciato dal sistema in cui viviamo. Traccia impreziosita da una strofa di Dargen D’Amico.

8 – MAMA NANGAI (V. Bale Mura – B.P. Bale) Canzone dedicata alle madri e alle nonne, generatrici della vita e della razza umana, portatrici di amore puro e pazienza incondizionata, in grado di prepararti alla vita e sostenerti nel cammino. Brano in francese e lingala, scritto da TTB, padre di Vhelade.

9 – MAMA NANGAI II (V. Bale Mura – F. Merigo) Dedicata alla madre di tutte le madri, la Terra. La madre che ci accoglie e ci nutre nonostante i nostri grandi errori, che con il suo grande amore ci perdona e ci protegge, indicandoci la giusta strada. Brano di natura elettronica nato dalla collaborazione con i System Of Survival, duo di produttori ibizenchi.

10 – AMORECOMEVIA (V. Bale Mura – F. Merigo) Intermezzo musicale che racconta l’amore grazie al potere della la musica. Amore come via è musica come via, un percorso all’interno di sonorità mistiche.

11 – ORO NERO (V. Bale Mura – F. Merigo – C. Sormani Valli) Attraverso Oro Nero Vhelade afferma con fierezza la proprio natura, fatta di una forza mantenuta lontana dai compromessi e grazie alla quale ci invita a riflettere sulla bellezza che abita ogni esistenza, sempre viva anche se spesso offuscata dalle ombre che dolori e fallimenti vi gettano addosso.

12 – INSIEME (V. Bale Mura – F. Merigo – C. Sormani Valli) Insieme, il primo singolo di Vhelade, riflette sugli effetti distruttivi e annichilenti della società sull’animo umano, che riesce a risvegliarsi dal torpore attraverso l’amore per se stessi e per il tutto.

13 – 13 LUGLIO (V. Bale Mura – F. Merigo – C. Sormani Valli) Racconta la visione dell’essere dove nessuna autorità esteriore, suprema o temporale può esistere. Liberandosi dalle tradizioni e dai dogmi, che da troppo tempo compromettono il nostro risveglio si potrà forse arrivare ad un mondo migliore.

14 – OUTRO (V. Bale Mura – F. Merigo) Brano finale che racchiude l’essenza e conclude questo viaggio introspettivo di Vhelade, caratterizzato da una filosofia propria e ben definita, che attraverso la ricerca di sonorità e concetti, rende omaggio alla razza umana e alla Madre Terra.

Afrosarda di Vhelade chiaramente non è un selfie da classifica. Piuttosto è un quadro sonoro, che necessita di attenzione per entrare in osmosi col suo DNA.L’Artista ci guida con una voce intensa e sicura, che poco lascia ai riccioli estetici di maniera, che merita assolutamente un lungo percorso che attendiamo con estrema curiosità. Il giorno in cui classe, stile e voce troveranno il punto di contatto tra loro, nascerà una stella. Come è già successo ai Grandi in passato.

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