Bruce Springsteen sui palchi di Broadway, in un set acustico tra musica e poesia. Fake-news o rumors? Il New York Post dice la seconda.
The Boss non ha bisogno di presentazioni. La sua lunghissima carriera ha conosciuto palchi di ogni tipo, da quelli dei pub del New Jersey agli stadi in giro per il mondo. Armato della sua telecaster e appoggiato da una macchina da guerra come la E-Street Band, è noto sia per l’energia che per la durata dei suoi show, forse meno inclini alle trovate sceniche, ma senz’altro pregni della sua poetica.
Il Walter Kerr Theatre possibile Venue
Secondo quanto riporta il non proprio autorevole New York Post, si vocifera (leggi: rumors) di una sua possibile esibizione in acustico, da solo o in formazione ridottissima, sul palco del Walter Kerr Theatre di Broadway. Sicuramente uno spettacolo molto intimo e intimistico, un faro puntato sull’intensità della sua voce graffiante e dei suoi testi, mai banali, perfino in un inno come “Born in the USA“. Fu un brano che divenne famosissimo per la forma musicale di grandissimo impatto sonoro, ma altrettanto per le chiavi di lettura che offriva, in un epoca di orgoglio nazionale smisurato come fu il periodo di Reagan alla White House. A leggere attentamente il testo è molto meno retorico e celebrativo di quanto una lettura superficiale da classifica può far sembrare.
Il format del concerto: reading poetico e acoustic live?
La sua caratteristica è sempre stata quella del songwriter, più che del rocker da iconografia pop. Nebraska (1982) fu l’album che seguì il fortunatissimo The River (1980). Registrato in casa con i mezzi che all’epoca l’home recording offriva (altro che oggi) è uno degli album più intimi che pubblicò. Ma il grande vantaggio di essere un autore e non un semplice rocker, gli conferisce quello spessore capace di togliere il sound roboante delle hit, spogliando le canzoni di decibel, per riscoprire la vena poetica delle sue composizioni.
Ecco perché dunque anche solo l’idea di uno spettacolo acustico, quasi un un reading musicale, colpisce tanto l’immaginario, nonostante le smentite degli addetti ai lavori (tra i quali, Claudio Trotta, suo agente per l’Italia).
Otto settimane, cinque spettacoli a settimana che farebbero sicuramente parlare di Evento. A quanto pare il teatro ha chiuso la disponibilità per altre prenotazioni per il periodo indicato, lasciando quindi intendere che sia più che una semplice voce. E questo implica anche una cautela per evitare accaparramenti da #secondaryticketing
La sostanziale differenza sta nell’approccio del pubblico, festante e in piedi negli stadi, attento e seduto in teatro. Non credo che gli One Direction potrebbero osare tanto, nonostante i numeri di like che macinano. Ma va da sé che nella Musica c’è spazio per tutti e tutto.
E se fosse vero?
A sostegno di questo rumor comunque, un tweet di BackstreetsMag, autorevole account sulle attività del Boss. Forse anche più credibile del NYP.
Quindi, lasciamo in soffitta i sacchi a pelo, mettiamoci comodi e aspettiamo conferme ufficiali. Nel frattempo, si consiglia un riascolto attento.
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