Si chiama “Alchemaya” il prossimo progetto di Max Gazzè, un’opera “sintonica”, così come la chiama l’artista, un neologismo coniato dallo stesso per unire la musica sinfonica con quella elettronica sintetizzata.
Si sa, Max è un estroso e ha sempre voglia di superarsi e finalmente ora arriva “il coraggio di osare”, in un progetto totalmente condivisibile per la sua scelta stilistica e di ricerca, un nuovo viaggio che l’artista Max lo identifica come un “Regalo a Massimiliano”.
Alchemaya deriva da Alchimia (dal greco fondere), che è quello che accade quando si combinano insieme due mondi musicali. A tutto quanto sopra seguirà, anche, un concept album, che prende i natali da una ricerca personale dell’artista su temi di storia, filosofia e fisica quantistica.
Lo spettacolo sara’ diviso in due parti.
La prima, quella nuova, sarà un’opera più originale, contemplativa e interiore, una sorta di spiraglio attraverso cui è possibile osservare se stessi grazie alla fusione tra nuove composizioni e approfondimenti esoterici – frutto di studi condotti da Max negli ultimi 20 anni. Lo spettatore, in questo contesto, verrà inoltre accompagnato da una voce narrante, quella di Ricky Tognazzi.
La seconda parte, invece, sarà un vero e proprio show con i brani più rappresentativi della carriera di Gazzè, qui riarrangiati in versione “sintonica”, appunto sinfoelettrica, che altri non è che una integrazione tra strumenti sinfonici e sintetizzatori. Sul palco con Max ci sarà la Bohemian Symphony Orchestra diretta dal maestro Clemente Ferrari unitamente a dei musicisti che suoneranno solo dei sintetizzatori modulari. Niente band, niente chitarra ne batteria e nemmeno il tanto amato basso dell’artista.
I testi dell’opera originale, sono scritti da Gazzè con suo fratello Francesco, seguono un percorso antropologico, che parte dal passato, dalla creazione dell’uomo, fino ad arrivare all’introspezione, all’ interno dell’uomo stesso, alla ricerca di quel “qualcosa” che lega le religioni e i pensieri spirituali di varie civiltà nel corso dei secoli, da quella mesopotamica, a quella egizia, a quella ebraica e cattolica. Il comune denominatore, alla fine, risulta essere lo slancio verso il divino, che trova origine in radici molto antiche, comuni ad ogni civiltà.
Lo spettacolo debutterà a Roma il 3 Aprile per chiudersi a Torino il 14 Aprile, e in un secondo momento, come già detto, arriverà anche un album.
Questo il calendario del Tour:
3 Aprile – Teatro dell’Opera
4 Aprile – San Carlo di Napoli
8 Aprile – Teatro dell’Opera di Firenze
11 Aprile – Teatro Arcimboldi di Milano
13 Aprile – Gran Teatro di Padova
14 Aprile – Auditorium del Lingotto di Torino
Ricordiamo inoltre che Max sarà presente anche quest’estate alla prima data del Festival di Barolo, “Collisioni“, per un concerto-evento al fianco del suo fraterno amico Daniele Silvestri e di Carmen Consoli.
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