Esce oggi il terzo e nuovissimo album di Chiara Galiazzo, dal titolo “Nessun posto è casa mia”, che vanta la prestigiosa produzione di Mauro Pagani per Sony Music, oltre a numerose firme importanti, e che ci propone delle interessanti novità.
La parola chiave del nuovo album è cambiamento, con questa nuova produzione infatti Chiara si presenta rivista e ripensata in tutta la sua immagine estetica e musicale, con l’obiettivo principale di ritrovare la ragazza degli inizi e forse quella che è oggettivamente la vera Chiara cantante.
“Mi chiedevano dove era finita la ragazza dei Massive Attack ai casting di X Factor, e credo che questo progetto lo dimostri, questo è il disco di Chiara, è il disco della Chiara cantante, un progetto sincero che è nato dopo un lungo periodo di pausa, di purificazione, in cui mi sono impegnata per ritrovarmi e di conseguenza capire ciò che ho da dire”
Chiara parla con una spontaneità disarmante, mista alla dolcezza e al velo di imbarazzo che ancora prova a parlare in pubblico (“Mi sembra di stare alla mia tesi di laurea”), proponendosi tuttavia come donna matura e consapevole quale è, senza cadere mai nella banale esaltazione di un prodotto musicale, ma mostrandosi oggi certa delle proprie scelte.
“Solitamente non si dice, ma uscire da un talent è molto difficile, arriva tutto con una velocità impressionante, che di sicuro ti rende felice, ma che non ti lascia il tempo di riflettere, di mettere in chiaro ciò che hai da dire. Così i ritrovi a portare avanti progetti senza la consapevolezza, finendo per perdere la tua vera identità musicale. E poi misto a questo c’è il senso di rivalsa che hai dentro, infatti tutti ti etichettano perché sei uscita da un talent, quando vorresti far capire che il periodo di gavetta c’è stato anche per te”.
A meno di 30 anni, sul filo di un successo non solo discografico ma anche mediatico, la capacità di ritirarsi e prendere del tempo per mettere in discussione se stessi denota la grande maturità e profondità di quest’artista, che non accetta di smarrirsi, di abbandonarsi ad un mondo che è suo e che l’ha accolta con calore, ma da cui non ha intenzione di lasciarsi compromettere.
“Mi sono fermata e ho capito che non posso sapere ciò che voglio dire, se non so nemmeno chi sono come donna… Ho eliminato lo stress che mi aveva danneggiata anche nel fisico, sono andata in analisi e ho rinnovato completamente la mia vita prima ancora che il mio lavoro, e poi ho compiuto 30 anni, e a casa mia portano fortuna”.
Chiara ripensa anche alla sua musica, fatta di grandi successi e brani splendidi che ha avuto la possibilità di cantare “a cominciare da Due respiri – inedito scritto per lei da Eros Ramazzotti e Luca Chiaravalli – tuttavia mi sono resa conto che il mio taglio vero è un po’ meno iper pop”. Sicuramente chi scrive concorda con Chiara, che si guarda indietro oggi con la lucidità e lo sguardo critico di chi non si accontenta di cantare e vendere album, ma di chi ha in sé la volontà di crescere, senza rinnegare la strada fatta ma al tempo stesso senza la paura di proporre un’immagine nuova e più autentica.
“Il risultato musicale di questa riflessione è questo nuovo progetto (Nessun posto è casa mia, in uscita oggi) che è per me una rinascita, è il disco che avrei fatto se avessi avuto più calma, se avessi sfondato nel mondo della musica in maniera tradizionale e non con un talent. Sono andata a riscoprire i miei gusti, e ho costruito il disco che Chiara, quando era ancora una sconosciuta aspirante, si sarebbe comprata da sola”.
Una sincerità artistica tale non si potrebbe dimostrare meglio, d’altro canto la straordinaria dote vocale che Chiara ha sempre dimostrato fin dall’inizio – frutto di anni di studio e impegno costanti – le permette oggi di muoversi agevolmente e di sperimentare nuove armonie musicali che valorizzino la sonorità e l’estensione della sua voce, e ciò non è scontato, in un panorama musicale italiano ed internazionale dove invece è spesso il brano a doversi stringere per entrare all’interno della zona confort dell’interprete.
Quello di Chiara, invece, è un talento puro, un talento che non mette confini alla musica ma che la fa trasformare interamente in emozione.
“E’ confortante avere a che fare con delle persone che hanno talento – afferma Pagani – Chiara ha grande dimestichezza con la grammatica della musica e pieno controllo della sua voce particolarmente evocativa, quindi in sala di registrazione è stato gratificante potersi concentrare solo su colori, espressività e possibilità interpretative”.
Una grandissima nota di merito va anche agli autori: “Non è vero che non esistono più i bravi autori. Al contrario oggi abbiamo giovani autori che riescono a coniugare popolarità e buona comunicazione, riuscendo nell’obiettivo di comporre brani popolari che comunichino emozioni vere. E’ questo che io chiamo talento, quando un pezzo compositivamente è talmente buono da reggersi da solo, l’unica cosa necessaria è non rovinarlo e disporre adeguatamente gli oggetti musicali per valorizzare ed esaltare il testo”.
Questo è anche il primo progetto in cui Chiara si è cimentata nella scrittura – con ottimi risultati -confermano gli autori. Il terzo album di Chiara, oltre alla prestigiosa produzione, porta le firme di Pacifico, Daniele Magro, Marco Guazzone, Giovanni Caccamo, Virginio, Edwyn Roberts e Stefano Marletta, Niccolò e Carlo Verrienti. Ci sono poi “le canzoni del salotto”, ovvero quei provini che sono nati nel salotto della casa milanese di Chiara, tra un thè e una risata, e che sono diventati parte del nuovo album.
Ci fa ascoltare poi dal vivo il brano sanremese “Nessun posto è casa mia” insieme ai due nuovi “Buio e Luce” e “Il cielo”, quest’ultimo posto in apertura nella track list, come manifesto e riassunto di quello che è un cambiamento, una rinascita, una purificazione che riporta alle origini.
Riguardo alla recente esperienza sanremese racconta: “E’ stato il mio terzo Sanremo ed è stata la prima volta in cui sono stata pienamente consapevole, ho portato il mio brano pur sapendo che non era del tutto adatto al festival, ricevendo delle critiche, magari degli insulti anche, ma non ho mai pensato al piazzamento, la cosa che mi ha fatto proseguire è che mi sono esibitaI per la prima volta sapendo di presentare la mia immagine musicale autentica”.
A distanza di 5 anni è rimasta immutata l’emozione che ancora oggi questa giovane artista ci regala grazie alla sua voce unica, particolarissima ma al tempo stesso pulita e limpida. Ma ciò che ci sorprende ancor di più è l’umanità, la cordialità e la sensibilità profondissima che questa artista così estremamente dotata è stata in grado di conservare ancora oggi come al primo giorno.
La purezza di Chiara risuona nella sua voce eterea e al tempo stesso profondissima, in un paesaggio di armonie nuove, sincere, di toni leggeri e chiari ma scavati nella parte più profonda dell’anima. “Nessun posto è casa mia” è l’album del cambiamento, ma questo è solo il primo passo di un viaggio ancora intenso, fatto di qualità, creatività e bellezza.
Facebook Comments