di Franca Dini
Il Festival è ormai partito e tutto il carrozzone mediatico è in movimento!
Lascio ad altri i giudizi sulla prima serata che, peraltro, sembrano ottimi, a parte le canzoni scelte per cui avremmo molto da dire.
L’intenzione è quella di puntare il dito verso la grande manifestazione canora per qualche mancanza abbastanza importante.
A parte il non ricordare assolutamente Mango, grande autore e interprete della canzone italiana, e lo stesso vale per il non ricordo di Giancarlo Bigazzi che, 30 anni fa, fu autore di una canzone vincitrice del Festival, “Si può dare di più”,
quest’anno son 30 anni senza Claudio Villa e questo grande artista è stato solo “nominato” ieri sera… e nient’altro.
Era il 7 febbraio del 1987 quando Pippo Baudo, durante la serata finale del Festival, ne dette il triste annuncio.
Non si può dire che il ‘Reuccio’ non fece un’uscita degna di lui!
L’ultima apparizione di Claudio risale al 1985 con il brano “Il mio primo angelo”, pezzo snobbato dalla critica e dal pubblico, ma si sa Sanremo è così.
L’ultima vittoria fu invece nel 1967 con “Non pensare a me” meraviglioso pezzo presentato in coppia con Iva Zanicchi.
Ieri sera la direzione artistica, come già detto, ha ricordato velocemente questo pilastro della storia della musica italiana; avrebbero potuto invitare come ospite la figlia Manuela che sicuramente ha ereditato una voce straordinaria.
Non è stato fatto… ma Sanremo è Sanremo!
La città ha però iniziato ad omaggiarlo con una mostra di fotografie e cimeli nelle sale della fortezza di Santa Tecla che resterà aperta fino al 12 di febbraio.
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