di Mauro Milani
Il ritorno di Bruno Mars con 24k Magic, attesissimo seguito del pluri premiato Unorthodox Jukebox del 2012/13 che gli è valso anche un grammy awards come miglIor album pop nel 2014 e la pubblicazione del secondo singolo Weeknd feat Daft Punk “I Feel it Coming” credo che mi abbiano fatto capire la tendenza che sta prendendo la musica in questo periodo all’estero.
Da una parte Bruno Mars abbandona il pop più facile e romantico per dedicarsi ad un r&b meno piacione, snobbando e quasi prendendosi gioco dello star system e dei fan, decidendo una rottura precisa rispetto all’album precedente, ricco di canzoni dove il tema principale era sempre l’amore e la sessualità, hits per lo più orecchiabili e dal ritornello facile. In questo nuovo album i testi sono molto auto ironici, a volte arroganti, e il sound strizza l’occhio al Funky e alla musica nera della fine degli anni ’80, inizio anni ’90, un po’ sulla falsa riga della meravigliosa nuova canzone di Justin Timberlake “Can’t stop the feeling” ma decisamente con meno potenza.
I fans che amavano il Bruno Mars romantico dell’ultimo lavoro sicuramente rimarranno delusi, o quanto meno spiazzati, da questo ritorno, tra l’altro avaro di canzoni (solo nove sono le tracce) da scartare e gustare come una caramella.
Certo, l’intrattenimento di Mars, sarà sempre il suo punto di forza, ed è apprezzabile che dalla forza dell’enorme successo ottenuto con l’album precedente, abbia deciso personalmente di seguire un filone preciso per il suo nuovo progetto.
A chi lo paragonava a Jackson o Prince ha sempre risposto: io sono l’unico Bruno Mars esistente, non voglio assomigliare a nessuno.
Tracklist:
1. 24K Magic
2. Chunky
3. Perm
4. That’s What I Like
5. Versace on the Floor
6. Straight Up & Down
7. Calling All My Lovelies
8. Finesse
9. Too Good to Say Goodbye
Il suo coraggio ci viene dimostrato sicuramente con questo nuovo lavoro, sarebbe stato facile per lui farsi confezionare (almeno credo) altre mille “Grenade”, “Just the way you are” o “Uptown Funk” e invece Bruno ha voluto con questo disco togliersi di dosso probabilmente un po’ di quella pressione che una star del suo livello sicuramente si deve sentire addosso in ogni istante della sua carriera.
Un disco confezionato quasi per dire: lasciatemi libero, io voglio fare ciò che mi pare. L’impegno nei testi latita e forse il suo intento a livello estetico e di sound è l’esplorazione dei filoni della storia della musica nera e i richiami ci sono tutti: James Brown in Perm, Jackson in Finesse o nomi addirittura quasi sconosciuti ai ragazzi d’oggi Luther Vandross, James Ingram, in Versace on the Floor, il secondo singolo, roba che non si sentiva dagli anni ’80 insomma.
Calling all my lovellies sembra addirittura un viaggio nella macchina del tempo, verso suoni davvero quasi in disuso oggi, chiudi gli occhi e t’immagini che esca Shaft con il suo pistolone insieme una ragazza di colore discinta e sensuale.
Bruno Mars – Versace on The Floor [Official Audio]
Il disco alla fine risulta gradevole e l’istrionico e spettacolare Bruno saprà sicuramente come valorizzare il tutto nei suoi live (il tour arriverà in Italia il 12 Giugno a Bologna e Milano il 15 Giugno) cosa che conta ormai di più delle vendite di un disco e lui sembra averlo capito perfettamente.
![PER VEDERE IL VIDEO CLICCARE SULL'IMMAGINE Bruno Mars - 24K Magic [Official Video]](https://faremusic.it/wp-content/uploads/2016/11/Video-7.png)
Bruno Mars – 24K Magic [Official Video]
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