La “reunion” che non è mai avvenuto sul palco è accaduto sul mondo virtuale dei social: i componenti storici della band londinese, i Pink Floyd, insieme per un obiettivo comune. Arriva, infatti, la notizia del sostegno da parte di David Gilmour, Roger Waters e Nick Mason alle donne del movimento Women’s Boat to Gaza detenute in acque internazionali dall’esercito israeliano.
A manifestare pubblicamente questo sostegno sono stati gli stessi Pink Floyd attraverso un post sul loro profilo pubblico. Ecco il testo originale:
“Pink Floyd reunites to stand with the Women of the Gaza Freedom Flotilla
David Gilmour, Nick Mason and Roger Waters stand united in support of the Women of the Gaza Freedom Flotilla, and deplore their illegal arrest and detention in international waters by the Israeli Defense Force”.
Il sostegno è in relazione alla notizia del fermo della nave Zaytouna-Oliva del movimento Freedom Flotilla Coalition diretta nei territori di Gaza, in evidente polemica con l’embargo navale imposto dallo stato di Israele.
La nave è stata fermata dalla marina israeliana e ricondotta in acque internazionali. Le donne presenti a bordo condotte in stato di arresto.
Ad oggi si ha notizia del rilascio di due sole donne a bordo, entrambe giornaliste di Al Jazeera, adesso in sicurezza rispettivamente a Londra e Mosca. Si teme invece per le sorti delle undici donne ancora detenute, come emerge da un comunicato dell’associazione datato 6 ottobre 2016 in cui si parla esplicitamente di “deportazione” in altri luoghi.
Torniamo ai Pink Floyd: per ora la reunion è soltanto solidale, ma la notizia lascia ben sperare i molti amanti della band: che sia un primo passo verso una vera riappacificazione? Magari da sancire con un concerto insieme? Ce lo auguriamo in tanti.
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