di Elisa Enrile
Quando accadono disgrazie, come quelle di un terremoto, le parole che si usano non sono mai quelle giuste. Le immagini sono devastanti, ammutoliscono e appesantiscono il cuore.
Le persone si guardano intorno, incominciano a immedesimarsi e provano paura. E ci si addolora, tanto, per tutti quelli che purtroppo non possono osservare come noi quella terribile disgrazia dal di fuori, da impotenti spettatori sofferenti.
Tutto questo però porta anche a qualcosa di positivo, ammesso e non concesso che si possa parlare di “positività” in questa circostanza. Ci ricordiamo di essere persone, esseri umani, ci ricordiamo di amare il prossimo e di aiutarlo e, ancora meglio, cooperiamo per arrivare ad una soluzione, alla luce in fondo al tunnel. Devastante, se ci si pensa, il fatto che serva una tragedia simile per ricordarlo a tutti (perché va detto che per fortuna certe persone non lo scordano mai), ma questa è un’altra storia.
Il punto è che per fortuna ci siamo tutti meravigliosamente uniti per aiutare, ognuno con le proprie possibilità e tempistiche, le popolazioni dei bellissimi paesi colpiti: dal bambino che spedisce i suoi giocattoli, alle donazioni più o meno ingenti; dalla raccolta beni di consumo, a chi si è recato direttamente sul posto per scavare e aiutare.
Ognuno prova a mettere al servizio del bisogno quello che ha, e per fortuna si è unito anche chi ha possibilità ben più elevate di una persona comune.
Alla lunga trafila sembrerebbe aggiungersi Mark Zuckerberg, noto fondatore di Facebook.
Zuckerberg ha scritto di essere molto vicino alle popolazioni colpite, e di amare l’Italia, patria dei suoi idoli letterari studiati a scuola e sede della sua luna di miele. Nel post ha invitato le persone a commentare per dargli consigli e avanzare proposte su come rendere il suo soggiorno più utile. All’appello hanno risposto in molti, italiani e non, alcuni scettici, altri speranzosi, alcuni facendo richieste costruttive altri scherzando.
A questa notizia si sarebbe poi aggiunta quella della donazione di 100 milioni di dollari che si è rivelata essere una bufala: il giovane plurimilionario infatti non si sarebbe pronunciato su questa eventualità.
il 29 Agosto Zuckerberg sarà in Italia, a Modena e a Roma dove incontrerà Matteo Renzi e il Papa, oltre che a parlare con gli studenti dell’Università Luiss di Roma.
La possibilità che anche lui possa contribuire in qualche modo alla ricostruzione dei borghi scomparsi è comunque concreta, e la speranza che chi ne ha le possibilità aiuti chi non ne ha più deve essere davvero, in questo caso, l’ultima morire.
In effetti il padron di Facebook ha deciso di donare alla Croce Rossa 500mila euro sotto forma di AD credits – non quindi soldi reali – voucher virtuale che la Croce Rossa spenderà in pubblicità su Facebook, utilizzando la piattaforma Facebook per promuovere la raccolta fondi per i terremotati o altre attività di cui c’è maggiore bisogno per le zone colpite dal sisma.
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