Riflettiamo in silenzio stanotte, quando andremo a dormire, quando spegneremo la luce e nel silenzio del buio penseremo a loro, a questi bambini senza un futuro…a questi bambini a cui abbiamo tolto la speranza di un altro giorno. Sta accadendo, sta accadendo adesso, sta accadendo sotto i nostri occhi, che questo sia chiaro!
Quando si legge la storia sui libri, quella relativa ai campi di concentramento e ai forni crematori dei nazisti, si legge che la gente, nel resto del mondo, non sapesse “ufficialmente” cosa stesse succedendo in quei posti…ma in realtà in moltissimi sapevano, eccome se sapevano, sapevano cosa usciva da quelle ciminiere che bruciavano carne umana in nome dell’odio.
Quello che sta succedendo in Siria, ora, non è molto diverso da quello che succedeva allora…e l’indifferenza della gente di allora è la stessa indifferenza che abbiamo negli occhi e nel cuore tutti noi oggi! La storia non ci insegna nulla…non c’è “male” abbastanza grande che possa impartire delle lezioni all’umano che è in noi. Si dà spazio solo alla parte indifferente, arida, ignobile, menefreghista che è in noi…e preferiamo non pensarci, preferiamo ignorare, ascoltare chi dice “che stessero a casa loro“…e così facendo spegniamo il cervello e ci illudiamo che il problema sia risolto o può essere risolto in questo modo, tanto sono lontani, tanto la scusa morale dietro cui ci nascondiamo è sempre quella e sempre la stessa: “e noi cosa possiamo fare, io cosa posso farci?”
Questa notte io ascolterò al massimo i grilli fuori dalla finestra, guarderò le stelle oltre quella finestra, vedrò il cielo nel suo azzurro più profondo, silenzioso di quel silenzio che infonde sicurezza e tranquillità.
Ma quei bambini lì, ad Aleppo, in Siria, o nei mega campi profughi Turchi (che non sono poi così diversi da quello che erano i campi di concentramento nazisti) ascolteranno ancora i sibili di bombe che fermano i battiti del cuore, che infondono timore, paura, rumore di morte imminente che sembra non terminare mai, che fa trattenere i respiri. E vivono così quei bambini, vivono una perenne vita sospesa, loro vittime innocenti del degrado compassionevole delle nostre anime, loro, tante piccole vite sospese nel nulla, nell’aridità di una umanità che fa più danni di quelle stesse bombe che fanno scoppiare di luce mortale la notte, bombe sganciate anche dalla nostra coscienza che, come una lotteria maligna e cattiva, decide chi vive o chi muore, decide, per l’ennesima volta, a chi negare un altro domani.
Questa notte…quando sarete in silenzio nei vostri letti, per favore, pensateci, pensate a quei bambini, perchè almeno un pensiero a loro è dovuto!
“Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini.”
Dietrich Bonhoeffer (teologo luterano ucciso dai nazisti)
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