Continua la lista degli artisti che protestano, con il boicottaggio dei concerti, contro alcune leggi omofobe di alcuni stati del sud degli Stati Uniti.
E dopo Bruce Springsteen, Bryan Adams, Ringo Star, Cirque du Soleil, Boston – solo per citare i nomi più famosi – ora anche i Pearl Jam hanno cancellato il concerto previsto questa sera in North Carolina, a Raleigh.
Ricordiamo che altri artisti (Mumford & Sons, Laura Jane Grace e Cyndi Lauper), invece, hanno protestato paradossalmente suonando nello stato, utilizzando però il loro show per raccogliere fondi a sostegno di comunità che lottano contro le leggi omofobe.
La protesta di Eddie Vedder & Co. è rivolta, nello specifico, contro la nuova legge dello stato del North Caroline che lede i diritti dei Lgbt.
I Pearl Jam, per esprimere tutto il loro disappunto, hanno pubblicato, nella loro pagina di Facebook, un comunicato scritto a mano in cui definiscono la legge in oggetto (legge House Bill 2 che mira a contrastare l’uso di bagni pubblici da parte di persone transgender) “deprecabile”.
Questo quanto hanno dichiarato nel messaggio:
“Dopo aver riflettuto molto e con molto dispiacere, abbiamo deciso di cancellare lo show di Raleigh in North Carolina del 20 aprile. Questo infastidirà chi ha già comprato il biglietto e vi possiamo assicurare che anche noi siamo ugualmente frustrati dalla situazione. La legge HB2 che è recentemente stata approvata è uno spregevole atto legislativo che incoraggia la discriminazione contro un intero gruppo di cittadini americani. Le implicazioni pratiche sono ampie e l’impatto negativo sui diritti umani è profondo. Vogliamo che l’America sia un luogo dove nessuno possa essere mandato via da un affare a causa di chi ama o licenziato a causa di chi è”
Il gruppo di Seattle non si è fermato solo alla “protesta”, ma anzi
ha dichiarato di voler, anche loro, finanziare i gruppi locali che si stanno adoperando per contrastare l’applicazione della legge.
Ricordiamo che sono al momento tre gli stati del sud degli Stati Uniti che hanno varato, o stanno varando, leggi omofobe.
Per prima è stata la Georgia, poi il North Caroline con la legge HB2 – che impone mostrare il proprio documento d’identità per andare in bagno – e infine il Mississippi, che sta per approvare la legge 1523 che permetterà a gruppi religiosi e aziende private di rifiutare la fornitura di propri servizi a coppie omosessuali.
La mobilitazione contro questa involuzione dei diritti sta muovendo in America tantissime proteste, sia a livello politico che economico. I tre stati stanno subendo, a causa della miopia di chi li governa, dei danni di immagine ed economici notevoli, rischiando addirittura di vedersi negati i finanziamenti federali che la Casa Bianca si accinge a rifiutare loro.
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