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Oasis: 20 anni di “(What’s the Story) Morning Glory?”

di Giuseppe Santoro

Sembra ieri, ma sono passati già vent’anni dall’uscita di “(What’s the Story) Morning Glory?“, album storico che ha portato gli Oasis nell’olimpo della musica internazionale, vendendo 25 milioni di dischi in tutto il mondo.

Un Cd magnifico che ha rappresentato la consacrazione assoluta del britpop anni ’90 attraverso singoli immortali come Wonderwall e Don’t look back in anger, canzoni che almeno una volta nella vita anche l’ascoltatore più distratto ha avuto modo di ascoltare.

Da molti considerato uno degli album più belli degli ultimi 25 anni, questo secondo lavoro degli Oasis presenta tantissime canzoni che richiamano il sound dei Beatles in chiave più moderna.

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Oltre alle canzoni già citate, quella che più si rifà allo stile degli “scarafaggi” di Liverpool, è sicuramente “Roll with it”, un pezzo a mio parere enorme, che non avrebbe certo sfigurato in qualche album di Lennon e compagni. Alcuni considerano queste somiglianze musicali fin troppo evidenti e fastidiose, ma la mia impressione è che i fratelli Gallagher siano riusciti, soprattutto in questo album, a prendere l’anima “beatlesiana” (e anche parecchi accordi), e a trasformarla in qualcosa d’altro. Una chiave musicale non comune che ancora oggi nessuno è più riuscito ad imitare con lo stesso successo.

Sarà per questo che sia i vecchi che i nuovi fans della band di Manchester desidererebbero ardentemente una reunion, ma Noel, il più “old” dei Gallagher, risponde sempre di no. Gli Oasis si sciolsero nel 2009, a pochi mesi dalla pubblicazione del loro ultimo Lp e a tre date dalla conclusione del tour, a causa delle solite incomprensioni che sfociarono in una violenta lite tra Liam e Noel, con tanto di chitarre sfasciate nel dietro le quinte. Da quel momento ognuno ha preso la sua strada che comunque ha portato a quattro album di inediti, due per Liam, che ha fondato con gli ex Oasis i “Beady Eye” e due per Noel con i suoi “Noel Gallagher’s High Flying Birds”.

Anche se un ritorno insieme non sembra dunque troppo vicino, possiamo sempre far rivivere gli Oasis, riascoltando i pezzi di “(What’s the story) Morning Glory?”. She’s electric, Some might say o la bellissima Champagne supernova infatti, risuoneranno ancora per molto nelle cuffie di tanti appassionati, anche se sarebbe certamente più bello poterle riascoltare dal vivo. Prima o poi.

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