Navigando in rete mi sono imbattuto nella pagina “I top al Botteghino” del sito della SIAE, in cui sono riportati i dati ufficiali relativi ai primi dieci concerti di musica leggera per numero di biglietti venduti nel quarto trimestre 2015.
La lista è interessante non solo per gli artisti presenti ma soprattutto per quelli assenti, sui quali potremmo fare qualche breve riflessione.
Ecco di seguito la top-ten degli eventi musicali nell’autunno 2015:
- Movement Torino Music Festival (31/10/’15), Torino, con 22.535 presenze
- Foo Fighters, 13/11/2015 Casalecchio di Reno, con 13.118
- Carmen Consoli, 03/10/2015, Cupramontana, con 12.449 presenze
- Tiziano Ferro, 13/11/2015, Torino, con 11.845 presenze
- Madonna, 21/11/2015, Torino, con 11.754 presenze
- Tiziano Ferro, 16/11/2015, Assago, con 11.671
- Tiziano Ferro, 17/11/2015, Assago, con 11.657
- Cesare Cremonini, 13/11/2015, Assago, con 11.618
- Madonna, 22/11/2015, Torino, con 11.519
- Max Pezzali, 06/11/2015, Assago, con 11.585
Fatta eccezione per il solo Movement Torino Music Festival (un evento su più giorni con decine di artisti legati alla musica elettronica e con un pubblico specifico), in tutti gli altri casi si tratta di concerti riferibili ad un artista o gruppo musicale.
Ciò che mi colpisce subito è la mancanza assoluta di “giovani talenti”, nel senso dei tanti artisti usciti dai Talent televisivi (tranne quelli che davvero vendono, usciti dai Talent, Amoroso e Mengoni e pochissimi altri, e che nel periodo preso in considerazione non erano in tour) che, guardando Sanremo e ascoltando le radio, sembrerebbero ormai gli unici “big” in circolazione. Del resto anche le classifiche dei dischi “liquidi” e delle visualizzazioni su Youtube sembrano d’accordo.
Ovviamente fare riferimento ad un solo trimestre, per altro invernale, non è proprio corretto sul piano statistico. Mi sono quindi preoccupato di valutare anche il resto del 2015. Clicco sul link “Storico classifiche mesi precedenti – concerti musica leggera” per completare l’osservazione. Ecco che trovo i report dei primi tre trimestri del 2015.
Dei “giovani talenti” nemmeno l’ombra, soprattutto di quelli nostrani. Ma facciamo i conti.
Campione di presenze in un solo concerto è Luciano Libague con il suo raduno a Campo Volo del 19 settembre: 147.211 biglietti staccati. Ligabue è in classifica anche con altri due eventi: 17 e 18 marzo ad Assago per un totale di 24.888 spettatori.
Il record di presenze è per Vasco Rossi che con ben otto concerti tra Firenze, Milano, Messina, Padova e Napoli colleziona l’incredibile cifra di 325.646 presenze.
Otto date anche per Tiziano Ferro (Torino, Assago, Milano e Roma) per un totale di 253.255 spettatori.
Si difende molto bene Jovanotti con tre date e 130.351 spettatori. Ottimi risultati anche per Fedez, unico “giovane” in classifica, anche lui con tre date e 37.918 spettatori. C’è spazio anche per Carmen Consoli, Francesco De Gregori, Cesare Cremonini e Max Pezzali ciascuno con una data e con un numero di spettatori che supera di qualche migliaio i 10.000.
Gli artisti stranieri sono rappresentati da AC-DC che a soli hanno radunato 90.241 affezionati all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, da Madonna con due date a Torino e 23.345 paganti, a cui seguono Manu Chao con 41.115 biglietti, Metallica & Faith No More con 30.309, Foo Fighters con 13.118, Katy Perry con 11.340, Ed Sheeran con 10.902, Queen & Adam Lambert con 10.589 e infine Alt-J con 10.400.
Mi sembra ci sia una gran bella differenza tra la musica “guardata” e la musica “vissuta”: forse la voglia di far vibrare a basso costo le orecchie (meglio se gratis) porta ad ascoltare in TV e sulle piattaforme digitali i tantissimi artisti presenti o appena usciti dai tanti Talent.
Ma quando c’è da far vibrare anche l’anima, quando si è disposti a mettere mano al portafoglio, allora “è tutta un’altra musica”: ecco che tornano artisti consolidati, fortificati da una lunga gavetta, con tanti bei concerti alle spalle e con produzioni di tutto rispetto. E soprattutto con repertori densi di grandi canzoni capaci di scolpirsi nella memoria.
Di colpo mi viene in mente il consiglio dai miei tanti maestri: “davvero vorresti essere un artista? Intanto testa bassa e pedalare, poi si vedrà”.
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