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John Cage: 30 anni fa morì un genio della musica

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Quest’anno ricorrono due importanti anniversari su un genio della musica, John Cage: il trentennale della sua scomparsa, avvenuta nel 1992 e il 45ennale del suo concerto vocale “Empty Words” che si tenne il 2 dicembre 1977 al Teatro Lirico di Milano, che passò alla storia per la contestazione del pubblico giovanile presente, al punto che John Cage fu difeso sul palco da Demetrio Stratos e da Patrizio Fariselli degli Area.

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Tra il pubblico c’era anche il giovane Franco Battiato che uscì dal teatro scandalizzato per la reazione del pubblico. John Cage, compositore d’avanguardia statunitense ha dato molto al nostro paese, grazie anche al gran lavoro che Gianni Sassi ha fatto su di lui, pubblicando vari dischi per la Cramps e organizzando il tour “Il Treno”, il primo e unico concerto realizzato su un treno in Italia e nel mondo.

John Cage

Fu proprio Gianni Sassi a riabilitare l’immagine e il talento artistico di John Cage, anni dopo la sua partecipazione al quiz televisivo “Lascia e raddoppia” in cui si presentò come esperto di funghi. Mike Bongiorno lo congedò così:

“A tutta la gente d’Italia. Bravo signor Cage arrivederci e buon viaggio, torna in America o resta qui?”.
J.C.: ” La mia musica resta”.
“Ah, lei va via e la sua musica resta qui, ma era meglio il contrario: che la sua musica andasse via e lei restasse qui”.

Eppure John Cage, anni prima era già molto noto, grazie ad alcune sue apparizioni televisive in vari programmi statunitensi, in particolare con la sua performance “Water Walk” in cui suonò il pianoforte e vari apparecchi e oggetti che avevano a che fare con l’acqua: una vasca, innaffiatoi, frullatori, pentole a pressione, bollitori, etc.

Il focus della sua filosofia della musica era che il suono, più naturale possibile, fosse solo la cornice sonora del silenzio e dello spazio che per lui erano gli elementi base della musica perfetta. John Cage fu spesso ospite nello studio di fonologia della sede Rai di Corso Sempione a Milano. Le sue innovazioni, come il “pianoforte preparato” passarono alla storia. Si trattava di “alterare” la cordiera del pianoforte inserendovi vari elementi naturali come viti, bulloni, pezzi di gomma e di legno, per ottenere sulle ottave della tastiera suoni e frequenze differenti contemporaneamente. Praticamente inventò la tastiera multitimbrica mezzo secolo fa. Eugenio Finardi registrò la sua canzone “La paura del domani” utilizzando il pianoforte preparato che John Cage aveva composto il giorno prima per una sua registrazione.

Cage era un musicista preparatissimo, fu allievo di Schonberg per due anni. Nel 1959 visitò la camera anecoica dell’università di Harvard, una stanza insonorizzata e acusticamente trattata, in cui poter “ascoltare il silenzio”, dove Cage invece dichiarò di essere riuscito a sentire dei suoni, quelli prodotti dal suo corpo: il battito del cuore, il sangue in circolazione. Ciò che ne ricavò da quella esperienza fu la consapevolezza dell’impossibilità di ottenere il silenzio assoluto. Nel 1952, anche in seguito all’esperienza nella camera anecoica, John Cage compose quella che è rimasta la sua opera più celebre: “4’ 33” per qualsiasi strumento: l’opera prevede, semplicemente, di non suonare nulla per 4 minuti e 33 secondi. Lo spartito non a caso era bianco, senza alcuna nota scritta. “Silence” fu e rimane ancora oggi una autentica rivoluzione, non solo musicale ma anche spirituale.

Quanto ci manca oggi il silenzio, in un continuo e incessante rumore di fondo nella nostra vita? Tantissimo.

John Cage verrà ricordato il prossimo 6 aprile al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, nell’ambito del concerto antologico “Cramps Records 1972-2022” che festeggia il cinquantennale dell’etichetta discografica Cramps fondata da Gianni Sassi.

John Cage

Nel concerto di oltre due ore, Carlo Boccadoro eseguirà al pianoforte la composizione “Dreams” di John Cage, per poi eseguire con Patrizio Fariselli una performance sonora su un tavolo preparato, che emetterà sonorità inedite. Il concerto tra vari omaggi a Cage, Battiato, Stratos e Gianni Sassi, sarà anche una rara, per non dire una unica occasione, per rivivere l’ascolto puro della musica, non un semplice concerto ma molto di più, come ci ha insegnato quel genio di John Cage, anche perché senza il suo insegnamento non sarebbero nati e cresciuti artisticamente compositori come Brian Eno e Laurie Anderson solo per citarne due. Prevendite aperte su TicketOne e Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano.

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