In un mondo di note pop e rap, cantare Jazz può sembrare un azzardo. Alessandra Mirabella vive e opera a Palermo, non teme le avverse fortune. È appena uscito il suo ultimo cd “Remember – a jazz suite Irving Berlin’s music” (Jazzy Records), in cui affronta una personale rilettura di un autore di standards come Irving Berlin
Una album che segue il percorso di un concept, con commenti musicali tra una traccia e l’altra, non a caso intitolati “Link”. Un vero e proprio filo musicale di Arianna, in un labirinto di sensazioni e colori, in cui però non ci si perde.
Con l’accurata direzione musicale di Giovanni Mazzarino, che cura con pennellate delicate il tratto musicale, si avvale della collaborazione di sidemen di prestigio, quali Rosario Bonaccorso al contrabbasso, Max Ionata al sax, Nicola Angelucci alla batteria.
Affrontare un monumento come la letteratura di Berlin può essere insidioso, sia per innumerevoli versioni che nell’arco di quasi un secolo i suoi brani hanno avuto con nomi di spicco quali Frank Sinatra e Ella Fitzgerald e tantissimi altri, sia per il contesto culturale e storico del repertorio. Che rimane, ancora una volta “evergreen”, cioè talmente solido nella sua architettura compositiva, da resistere alle mode e al tempo.
C’è puro amore quindi, dietro una scelta simile. Un amore mai gridato come si conviene allo stile Crooning, che Alessandra fa suo, movendosi con delicatezza tra le note e parole che a volte suonano un po’ vintage, ma che esprimono sempre gli stessi concetti diretti che troviamo nel pop. Perché, è bene ricordarlo, i cosiddetti standards sono i brani pop dei nonni e dei bisnonni, brani nati in un epoca ormai storica e lontana che ma che affondano la penna nell’inchiostro sentimenti che ognuno condivide.
All’epoca erano per la maggior parte brani tratti da commedie musicali, derivazione delle arie operistiche adattate ad un pubblico più ampio e con intenti di puro intrattenimento. Non è forse questo uno degli aspetti che rendono il Pop un genere cosi diffuso anche oggi?
Ecco perché al di là dello stile, il contenuto è ancora vitale, e soprattutto trova una sua continua ragion d’essere e di successo. Vogliamo citare gli ultimi crooner di questi decenni, Michael Bublé, Diane Krall?
Plauso quindi anche ad etichette come Jazzy Records, che si dedicano al recupero e alla diffusione di un repertorio simile, con coraggio e competenza. Soprattutto in Italia, terra di Poeti, Santi e Talent.
Registrato da Stefano Amerio presso Artesuono (Udine), “Remember” è già stato presentato ufficialmente in vari eventi di rilievo. Un’isola sonora molto intensa e particolare nello streaming moderno, che non cede per nulla al vintage, ma recupera tutte le influenze musicali degli ultimi decenni, sia dal punto di vista prettamente sonoro, con un suono asciutto ma sofisticato, sia per gli arrangiamenti, minimalisti ma mai troppo. Frutto di una ricerca che rende questo lavoro un interessante punto di arrivo o di partenza, secondo la prospettiva con cui lo si ascolta.
Forse, ed è una mia personalissima riflessione, un po’ di polvere e graffi non avrebbero guastato la resa sonora, dandole un po’ di quella ruvidezza che da risalto all’essenziale. Ma il grande merito del Jazz è che non ha fretta di crescere, come il buon vino, trova nel “Tempo che scorre” un buon alleato, perché lima l’anima rendendola capace di sfumature che la fretta non permette. Credo sia questa la grande lezione del passato, dei grandi artisti che hanno lasciato moltissimi dischi che ancora oggi ascoltiamo con piacere o struggimento, da Billie Holiday, Carmen McRae a Tony Bennett, solo per citarne alcuni.
Sicuramente l’attività principale di Alessandra, psicologa con indirizzo criminologo presso il Tribunale Minorile di Palermo, ha contribuito ad affinare la sua sensibilità umana, e quindi quella artistica, anche attraverso le esperienze quotidiane di Musicoterapia e recupero. Non si tratta quindi di un canto allo specchio, in cui chiedersi (o chiedere), “chi è la più brava del Reame”, piuttosto un omaggio sentito ad un mondo di colori, vivaci e soffusi ad un tempo, come la vitalità siciliana può offrire.
Citando la stessa Alessandra:
“Il canto e il Jazz richiedono dedizione e continuità e, fra tutte queste attività così impegnative anche a livello emotivo, di tempo per la mia carriera musicale ne rimaneva davvero poco. Gli anni trascorsi al fianco di chi la libertà l’aveva persa hanno fatto poco a poco riemergere in me la voglia di uscire all’aperto, di tornare in scena”.
Un ritorno in un punta di piedi, ma per nulla timido. Un ritorno che ci si augura sia un nuovo inizio.
Tracklist:
- Cheek to Cheek (I. Berlin)
- Link #1 (G. Mazzarino, M. Ionata)
- How About Me (I. Berlin)
- Link #2 (R. Bonaccorso)
- Remember (I. Berlin)
- Link #3 (N. Angelucci)
- Let’s Face the Music and Dance (I. Berlin)
- Always (I. Berlin)
- Link #4 (M. Ionata)
- How Deep is the Ocean (I. Berlin)
- The Best Thing For You Is Me (I. Berlin)
- It’s a Lovely Day Today (I. Berlin)
- Blue Skies (I. Berlin)
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